La Valle d’Aosta archivia l’estate con il segno più

by Redazione | 29 Novembre 2021 11:59

L’estate 2021 è stata la stagione della ripresa per il mondo turistico valdostano. Lo confermano i dati divulgati dalla Regione Valle d’Aosta relativi agli arrivi e alle presenze negli alberghi dei sette diversi comprensori alberghieri.

Numeri, quelli annunciati, che tornano a crescere dopo un’estate, come quella del 2020, che ancora scontava in parte gli effetti della prima ondata pandemica di Covid-19. E se da un lato il numero dei visitatori stranieri non ha raggiunto i livelli del 2019, in tutta la destinazione si è assistito a un vero e proprio boom di prenotazioni da parte degli italiani, che da sempre apprezzano l’offerta turistica della Valle d’Aosta.

Nel periodo compreso tra giugno e settembre scorsi, gli alberghi della Valle d’Aosta hanno registrato, in quanto ad arrivi, un incremento del +10,81% per quanto riguarda i visitatori italiani e del 31,36% degli stranieri (anche se questi ultimi rispetto al 2019 diminuiscono del 44,47%).

Va ancora meglio per quanto concerne le presenze: +15,73% quelle degli italiani, +43,51% quelle degli stranieri. Ad andare particolarmente bene sono stati soprattutto i comprensori del Monte Rosa e del Monte Cervino, in leggera crescita persino rispetto al 2019.

Da questi dati prendono il via le riflessioni degli albergatori che martedì 30 novembre si danno appuntamento allo Skyway Monte Bianco in occasione del convegno Hotel Leader Lab, un’iniziativa che vede tra i protagonisti Albergatore Pro e che vuole offrire ai professionisti dell’ospitalità nuovi strumenti per affrontare le grandi sfide che si prospettano nel mercato dell’accoglienza a seguito della pandemia.

«Oggi, per vendere camere, è necessario costruire un prodotto alberghiero che sia coerente con l’offerta proposta e definito all’interno di un piano strutturato e completo – spiega Gian Marco Montanari, fondatore di Albergatore Pro – Un’esigenza che emerge a maggior ragione dopo i profondi cambiamenti apportati all’interno del mercato dallo sviluppo delle nuove tecnologie e dagli effetti dell’emergenza Covid, ma anche da opportunità come bonus e incentivi alla riqualificazione».

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