La Slovenia destagionalizza con la cultura

16 Febbraio 07:00 2018 Stampa questo articolo

Non solo meta green e ideale per attività outdoor e turismo termale, ora la Slovenia si propone al mercato anche come destinazione culturale. «Quest’anno vogliamo proporci sotto un profilo differente, quello che valorizza la cultura e quei patrimoni artistici e naturali che anche l’Unesco ci riconosce», ha sottolineato in Bit Aljoša Ota, direttore dell’Ente del turismo sloveno in Italia. «Per questo, abbiamo ideato un catalogo dedicato ai percorsi culturali con cinque differenti itinerari consigliati direttamente dall’Ente a partire dalla sua capitale Lubiana per poi scoprire gli oltre 150 castelli e i numerosi eventi programmati durante tutto l’anno».

E per promuovere questa nuova campagna turistica, l’Ente sloveno – con la collaborazione degli Enti turistici di Austria e Repubblica Ceca – ha organizzato un roadshow in giro per l’Italia, che coinvolgerà circa una cinquantina di agenzie viaggi per ogni tappa. «Si parte il 13 di marzo da Trieste per poi toccare le città di Verona e di Torino fino al 15 di marzo. Perché la cultura sarà la nostra quinta stagione dell’anno».

L’Italia si conferma mercato turistico principale della Slovenia con un +6% di arrivi nel 2017 per un totale di 539.496 e un +5% alla voce pernottamenti, arrivati a oltre un milione. «Certo, il mese che registra il picco è quello di agosto, con più di 96mila arrivi, ma puntiamo a una destagionalizzazione del mercato turistico anche grazie a questa nuova campagna dedicata alla cultura slovena». A livello internazionale, lo scorso anno gli arrivi sono stati poco meno di cinque milioni (4.729.611) con un incremento a doppia cifra del 13,4%. In aumento anche i pernottamenti, 11.988.719 con un +11,3% rispetto al 2016.

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Silvia Pigozzo
Silvia Pigozzo

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