La sfida Settemari dal prezzo fisso a Jump

15 Aprile 07:16 2019 Stampa questo articolo

Trasparenza e prezzo bloccato. Sarà un’estate giocata tutta all’attacco quella di Settemari, con la conferma della strategia lanciata lo scorso anno e con l’arrivo, ormai imminente, del nuovo brand improntato al dynamic pricing Jump. «I prodotti sono già in fase di test tra le agenzie del network, mentre il debutto ufficiale sarà a maggio». A dirlo è Ezio Birondi, amministratore delegato del t.o. di casa Uvet, che dal palco del Settemari Travel Festival di Marsa Matrouh, ha sottolineato la naturale evoluzione della politica commerciale lanciata lo scorso anno.

«Un importo fisso senza adeguamento carburante, e senza sorprese su ciò che è incluso e quello che non lo è. È stata da subito un’iniziativa innovativa, vedo con piacere che anche altri ci stanno seguendo», dice lanciando la sfida a tutto il settore. «Se non riusciamo ad avvicinare il cliente all’agenzia, tutto il comparto muore. Per questo abbiamo voluto semplificare il processo di vendita, noi che abbiamo un prodotto con un format preciso».

E i risultati sono arrivati, con un numero di agenzie selezionate (circa 400) e altre che si stanno avvicinando. «E non si tratta nemmeno di un discorso di network, perché le condizioni sono uguali per tutti, indipendentemente dalla rete di appartenenza». Insomma, una politica che di «trasparenza totale che a noi costa, ad esempio quando il prodotto si vende bene, ma che ci sta ripagando».

E mentre l’estate si sta muovendo in ritardo a causa del calendario («per i Ponti però non c’è più un posto, per i mesi successivi abbiamo fatto un investimento sulla destinazione Egitto, la Spagna sta andando bene, mentre Grecia e Italia le vediamo un po’ più lente»), come detto, le prossime settimane vedranno il lancio ufficiale anche di un prodotto come Jump con una politica di pricing agli antipodi rispetto a Settemari.

«Una linea di prodotto completamente nuova», assicurano all’unisono l’a.d. di Settemari e il presidente del Gruppo Uvet Luca Patanè, che così andrà a fronteggiare realtà come Margò e Karambola del Gruppo Alpitour. «Sarà una società nuova, che partirà sotto il cappello di Settemari, che guiderò io con uno staff dedicato», conclude Birondi.

La partenza di Jump sarebbe anche legata all’acquisizione di un’altra società proprietaria di una piattaforma B2B in grado di erogare tutti i principali servizi intermediati dalle agenzie di viaggi (hotel, voli di linea, low cost e treni, tour, car rental, transfer, attività e pacchetti vacanze) e confezionare pacchetti su misura. Società che, dicono i ben informati, porterebbe in dote al nuovo brand anche notevoli vantaggi dal punto di vista fiscale vista la sua collocazione extra-Ue.

Durante il Settemari Travel Festival sono stati premiate le otto agenzie Best Performer del t.o.: Le Petit Atelier du voyage (Palazzolo sull’Oglio); Ayala Viaggi (Curno); Ravelli Viaggi (Treviglio); Lissone Viaggi (Lissone); Uvet Retail (Albignasego Ipercity); Manhattan Travel (Verona); Cisalpina (Pinerolo); Ignas Tour (Egna).

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Giorgio Maggi
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