La scalata delle low cost tra scioperi e cancellazioni

26 Luglio 07:00 2018 Stampa questo articolo

Compagnie low cost alla conquista dei cieli europei. Quest’anno, nonostante i ricorrenti scioperi, le cancellazioni e agitazioni sindacali, per la prima volta la capacità dei vettori a basso costo in Europa sfonda il tetto del mezzo miliardo di posti disponibili sul totale del volato. Per la precisione, nel 2018 saranno 501,83 milioni i posti sui voli low cost con un incremento del 7,4% rispetto al 2017, attestandosi sul 36% della capacità complessiva delle linee aeree che operano nel Vecchio Continente.

A radiografare lo scenario è l’ultimo report di Oag Schedules Analyser, diffuso da www.anna.aero, secondo il quale la tumultuosa corsa delle low cost ha macinato una crescita del 124% nell’arco dell’ultimo decennio, pari a una media del +9,4% annuo. Di questo passo è facile pronosticare che il settore possa raggiungere la quota del 50% del mercato europeo dell’aviazione commerciale entro il 2027.

Nella galassia dei vettori low cost in Europa, in cinque al momento si spartiscono il 70% del mercato. Tra questi, a fare la parte del leone sono Ryanair e easyJet, che si contendono il podio a colpi di acquisizioni e ordini di nuovi aeromobili. Se la compagnia irlandese ha da tempo superato la capacità complessiva di 100 milioni di posti annui, quella britannica la marca stretta con 98,4 milioni di posti, 11,1 milioni in più rispetto all’anno passato. Ci sono tutti i presupposti perché la compagnia basata a Londra Luton possa raggiungere i 100 milioni di posti già entro il 2019.

Seguono a ruota Norwegian Air con 42,6 milioni di posti, Vueling con 39,15 e Wizz Air con 36,48. Ma la vera rivelazione dell’anno è la piccola Sun Express, ultima nella top ten delle compagnie a basso costo, che con un incremento di 3,6 milioni di posti nel 2018 ha fatto un balzo del 64,2% sul 2017, portando la sua capacità complessiva a 9,19 milioni di posti.

A sorpresa, è la Macedonia il Paese dove i voli low cost detengono, a livello percentuale, la quota più alta del mercato, ben il 65,6% rispetto alla linea. Mentre in termini di capacità il primato nazionale spetta alla Spagna con 82,2 milioni di posti in partenza nel 2018, seguita da Regno Unito e Germania. Quest’ultima ha sorpassato l’Italia, dove le linee a basso costo coprono per capacità una quota pari al 48,8% del mercato, registrando comunque quest’anno una crescita del 6,4%.

A occupare gli ultimi posti della classifica troviamo, poi, gli stati dell’ex Unione Sovietica: Bielorussia, Russia, Azerbaijan, Ucraina, Moldavia, Armenia, dove peraltro (Ucraina a parte) Ryanair non è ancora arrivata. Ma, c’è da scommetterci, è solo questione di tempo.

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Maria Grazia Casella
Maria Grazia Casella

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