La ricetta Franceschini: «L’Italia investa in creatività»

31 Ottobre 14:45 2019 Stampa questo articolo

«La creatività italiana non è solo da ricordare e celebrare. Ci siamo un po’ dimenticati del presente, di arte e architettura contemporanea, della fotografia. Dovremmo prendere esempio dal Regno Unito, che investe sul contemporaneo determinando sia una crescita economica che una maggiore attrattività turistica». Così il ministro del Mibact, Dario Franceschini, a margine della presentazione del 15° rapporto annuale di Federculture nella sala Spadolini del ministero. Un richiamo alla creatività attuale, in tempi di quotidiana innovazione tecnologica, per un’offerta non solo legata al patrimonio artistico del passato, che sia capace di intercettare flussi di viaggiatori.

Federculture ogni anno traccia i trend del settore culturale e quest’anno dedica un focus all’ultimo decennio, ovvero a quello che è accaduto dal 2008, anno della crisi, a oggi. Una crisi che ha colpito la cultura, oggi in ripresa, ma che di fatto ha toccato molto meno il settore del turismo.

Federculture Rapporto 2019

Per quanto riguarda il travel, i dati vedono dal 2008 al 2018 una crescita del turismo internazionale, con un +52% se si considera tutto il mondo e +46,1% l’Europa. L’Italia come turismo interno cresce meno, con un +34% nel decennio, di cui +23,3% del 2013 al 2018. La composizione della crescita mostra un aumento di arrivi internazionali è del 51,2%, quelli nazionali del 20,8% segnalando quindi un mercato interno più debole.

L’edizione 2019 del Travel&Tourism Competitiveness Report colloca l’Italia all’8° posto nella top ten dei Paesi più competitivi al mondo nel settore, preceduta da Spagna, Francia, Germania, Giappone, Usa, Regno Unito e Australia. In coda Canada e Svizzera. Il report internazionale considera quattro aspetti fondamentali dell’offerta turistica: ambiente, condizioni politiche ed economiche, infrastrutture, risorse culturali e naturali. L’Italia paga la poca possibilità imprenditoriale, mentre è in quarta posizione per risorse culturali e naturali. Il Paese nel confronto internazionale mostra alcune difficoltà nel competere in prima linea.

I dati nazionali mostrano comunque un quadro positivo: con oltre 63 milioni di arrivi nel 2018, il turismo da Paesi esteri è al +5,8% rispetto al 2017. Tuttavia, i numeri ancora provvisori relativi al primo semestre 2019 indicano un calo del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. Va più a rilento la crescita del turismo interno: nel 2018 gli arrivi domestici sono aumentati del 3,9% mentre le presenze mostrano una flessione dell’1,2%.

I turisti internazionali aumentano e aumenta la loro spesa: oltre 41 miliardi di euro nel 2018, il 6,5% in più del 2017. Si spende soprattutto in Lazio, Lombardia, Veneto e Toscana.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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