Il caso delle agenzie svizzere:
dove il cliente non si fida del web

by Silvia Pigozzo | 19 Luglio 2017 7:00

La vicinanza geografica è evidente. Anche la lingua è la stessa. Eppure tra l’Italia e il Cantone svizzero del Ticino qualcosa cambia in materia di cliente e agente di viaggi. Qui, a sentire le adv locali, il rapporto umano è ancora molto forte e di internet non ci si fida ancora abbastanza da potergli affidare le proprie vacanze.

«Il ticinese è ancora legato al servizio e alla professionalità dell’agente di viaggi e guarda con sospetto al risparmio che può trovare online. Privilegia le garanzie», afferma Massimiliano Pozzi di Travelmade a Lugano. Per i viaggi complessi il supporto e la consulenza dell’agenzia viaggi resta fondamentale. «Il professionista si paga e lo sanno bene, ma cercano il servizio. Oltre al fatto che qui l’uso delle carte di credito prevede commissioni e tassi di cambio più elevati e temono inoltre che questa venga clonata», fa sapere Barbara Valsesia, titolare di Fairyland Viaggi a Bellinzona. Qualcuno qualche fregatura l’ha già presa, «ed è tornato in agenzia con la coda tra le gambe», afferma Petra Hartmann, titolare Elvistours a Muralto, che ravvisa però una flessione dei clienti negli ultimi anni dovuta probabilmente alla pratica del fai da te.

Certo, le piccole realtà del Ticino favoriscono il contatto cliente-adv come spiega Milton Jelmorini, proprietario di New jeltours a Tesserete: «In paese il rapporto umano è alla base. Per gli abitanti sono l’unico consulente esperto di viaggi e vacanze e amano ascoltare i miei racconti. I miei clienti sono figli e nipoti di clienti». E se i viaggi “complessi” con più tappe hanno favorito un ritorno in agenzia, le famiglie con bambini (qui la media è di tre per coppia) non hanno mai smesso di cercare informazioni su sicurezza e garanzie.

«In rete non hai modo di conoscere in modo approfondito aspetti su malattie e situazioni socio-politiche della destinazione. Ecco perché le famiglie preferiscono contare sulle conoscenze dell’agente e sulle tutele che può loro garantire», sottolinea Carmen Starnini, titolare di Starnini Viaggi a Tenero. E per far fonte a coloro che entrano, chiedendo uno o più preventivi, senza poi acquistare, pochi hanno già deciso di applicare una tariffa fissa (50 franchi, poco meno di 50 euro), molti temono di perdere la clientela, ma pensano sarebbe giusto chiedere una fee, e alcuni sono seriamente intenzionati ad applicarla al più presto.

Gli abitanti del Canton Ticino non hanno mai smesso di amare le vacanze in Italia e l’identikit del cliente locale è alto spendente, con grandi aspettative sulla destinazione e predilige un trattamento all inclusive, per una vacanza all’insegna del relax. All’Italia viene riconosciuto il valore dell’ospitalità, nonostante qualcuno lamenti l’aumento dei prezzi e la carenza di strutture e servizi, soprattutto nelle regioni del Sud. E si sa, gli svizzeri sono precisi. Sono amanti del buon cibo e nel nostro Paese, oltre al bel mare, cercano anche l’esperienza enogastronomica, magari nel Chianti. L’uso della stessa lingua rappresenta poi un ulteriore valore aggiunto per scegliere l’Italia.

«Soprattutto la Sardegna, che raccoglie la maggior parte dei consensi, con clienti anche di lunga data. Le famiglie scelgono Costa Rei e Baia Sardinia, mentre le coppie amano il nord, la Costa Smeralda», fa sapere Ilaria Cavalli, titolare di Mistra Viaggi a Bellinzona, che sottolinea l’avanzata della Puglia, con Salento e Gargano: «Da giugno è stato anche introdotto un volo stagionale da Lugano a Brindisi».

Le fa eco Ornella De Bortoli, titolare di Giramondo Viaggi a Biasca: «Per questa estate sono moltissime le richieste per Sardegna e Puglia. Quest’ultima piace con la formula fly&drive per potersi spostare liberamente tra le diverse città». Qualcuno ci informa che anche la Sicilia suscita interesse, «ma pochi i tour. Durante i ponti si ha la tendenza a visitare le città d’arte italiane come Firenze, Roma, Mantova e Ferrara». E poi ci sono destinazioni da sempre nel cuore degli svizzeri come Riva del Garda e l’Adriatico, che qualcuno decide di raggiungere a bordo di un pullman: da Chiasso lungo il litorale fino a Numana. Vacanza italiana, in stile svizzero.

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