La Pasqua perduta del turismo: in fumo 1,4 miliardi

La Pasqua perduta del turismo: in fumo 1,4 miliardi
22 Marzo 12:32 2021 Stampa questo articolo

La Pasqua italiana sarà in semi-lockdown, con tutte le regioni della penisola messe in zona rossa il 3, il 4 e il 5 aprile e il turismo che, deluso dal decreto Sostegni ribattezzato dalla nostra testata decreto Briciole, si prepara a fare l’ennesima conta dei danni a causa del Covid-19.

Secondo le stime di Cst per Assoturismo Confesercenti, pubblicate in anteprima dall’Ansa, il blocco delle festività pasquali costerebbe infatti alle strutture ricettive 11,3 milioni di presenze, con una perdita di fatturato di 1,4 miliardi. Un colpo importante per l’ospitalità e per il travel in generale, soprattutto se si considera che la Pasqua, quest’anno, è di fatto l’unica occasione per un ponte primaverile visto che il 25 aprile coincide con la domenica e il 1° maggio è un sabato.

Lo stop pasquale, spiegano da Assoturismo, arriva dopo una partenza d’anno disastrosa: la debacle della stagione invernale ha bruciato circa 4 miliardi di fatturato. «Per il turismo, il 2021 assomiglia sempre di più a un nuovo 2020 – dichiara il presidente Vittorio Messina – Lo stop di Pasqua è l’ennesima ripartenza svanita: tra le restrizioni di capodanno, la cancellazione all’ultimo minuto della stagione sciistica e le nuove zone rosse, la seconda ondata ha fatto sparire 19 miliardi di consumi turistici. Un grave colpo per tutta l’economia, non solo per il turismo».

«Le imprese – conclude Messina – non lavorano ormai da un anno, e non vedono una via d’uscita. E il dl Sostegni si è dimostrato deludente: le risorse messe a disposizione basterebbero a malapena a coprire le perdite di Pasqua. Gli interventi a favore delle imprese devono essere adeguati alla crisi che sta vivendo il settore: ci rincuora però la promessa di Draghi di nuovi stanziamenti».

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