La mappa Enit dell’estate italiana green e sostenibile

04 Settembre 14:30 2019 Stampa questo articolo

L’Italia piace anche ai turisti green. Nel turismo sostenibile il nostro Paese, infatti, primeggia nel rating delle preferenze dei turisti. Secondo un monitoraggio compiuto dall’Enit, crescono i viaggi eco-friendly grazie anche ai percorsi costruttivi avviati già nella attuale stagione estiva, che han visto partecipi tutte le regioni italiane. Ad esempio più l’offerta mare si avvale di 20 spiagge no smoke e plastic free e di 385 Bandiere Blu che attestano la qualità delle  coste italiane, pari al +4,6% in più rispetto al 2018.

Tra le centinaia di  iniziative regionali a tutela di territori, parchi naturali e riserve marine, ci sono alcune eccellenze premiate da arrivi turistici in crescita: ad esempio in Val d’Aosta, sempre più carbon-free, con il progetto Alpine Green Experience vengono proposti itinerari verdi da percorrere con auto elettriche ricaricabili presso tutte le strutture alberghiere. Mentre in Alto Adige Südtirol si moltiplicano le proposte green con passeggiate e laboratori in 7 parchi naturali, 18 comuni certificati ComuniClima e 10mila case certificate CasaClima, nonché 6 hotel con la certificazione internazionale Biohotel e 32 Vitalpinahotels con Ecolabel.

In Emilia-Romagna è stato consolidato il primato del più alto numero di eco-spiagge Legambiente con un mare che è risultato “eccellente” in 88 località su 97. Altre numerose spiagge con la Bandiera Blu sono punti di forza dell’offerta turistica in Friuli, Liguria, Marche, Abruzzo, Toscana, Sicilia e Veneto. Tutte queste regioni segnano un’inversione decisiva di tendenza turistica tra ecohotels, campagne di educazione ecologica e programmi di risparmio energetico e spiagge attrezzate per persone con problemi di mobilità.

I parchi naturali e i percorsi trekking, tra l’altro, consentono di scoprire le regioni da un’altra prospettiva anche grazie a percorsi stradali tracciati e adeguati per il cicloturismo e consorzi di hotel specializzati nel prodotto cycling come a Bologna, in Emilia Romagna, dove è sorta la prima velostazione d’Italia e la cosiddetta tangenziale delle Biciclette o come in Liguria che ospita piste ciclabili realizzate sul tracciato della vecchia ferrovia segnando uno sviluppo urbanistico in chiave di rilancio turistico.

Cammini anche a piedi prediletti nelle Marche che per valorizzare maggiormente il cluster bike ha realizzato una piattaforma e un progetto,“Marche Rebirth”; una svolta green supportata anche da una campagna di comunicazione #spiaggesenzafiltro contro le cicce di sigarette abbandonate.

Di rilievo poi l’iniziativa in  Friuli-Venezia Giulia dove è stato potenziato il turismo slow con il progetto Interreg Italia-Austria WalkArt – l’arte del cammino con 8 itinerari sulle vie del pellegrinaggio. Nel centro Italia, la Toscana risulta essere la prima regione d’Italia plastic free con 900 stabilimenti balneari, lungo circa i 230 km di costa. L’Abruzzo, invece, definita la regione verde d’Europa, col grande patrimonio di biodiversità, lancia il progetto pilota con Legambiente e vari enti, tra cui Rfi e Trenitalia per creare green hub di collegamento sul litorale e promuovere sconti per chi usa e incentiva il trasporto pubblico. Altro eco-traguardo è in Veneto con Bibione, la prima spiaggia italiana smoke free. Al sud, infine, la Sicilia aderisce al progetto “Consume Less” per ridurre sprechi e rifiuti.

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Andrea Lovelock
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