La Germania a tavola abbatte i cliché

29 Ottobre 07:00 2018 Stampa questo articolo

Sono tanti i motivi che fanno della Germania una delle destinazioni turistiche più apprezzate in Europa: arte e cultura, città storiche, nuove realtà metropolitane, borghi medioevali e paesaggi naturali. A stuzzicare la curiosità dei viaggiatori, però, c’è sempre più spesso la gastronomia.

A dispetto del cliché di birra, würstel e crauti, la Germania in anni recenti ha sviluppato un’insospettata inclinazione gourmet. Grazie alla frequentazione di altre cucine del mondo, conosciute in viaggio o attraverso i ristoranti stranieri, i tedeschi hanno ampliato e affinato i gusti a tavola, tanto che nessun oste si sognerebbe più di servire spaghetti scotti come contorno come accadeva decenni fa.

Non solo: c’è attenzione per cibo sano e coltivazioni biologiche, mentre si rivalutano piatti regionali. Una tendenza che si riflette sul turismo: da una ricerca dell’osservatorio Qualitätsmonitor Deutschland- tourismus, il 4% dei viaggiatori stranieri decide di visitare la Germania per la varietà e la qualità dell’offerta gastronomica. Sono i travelling foodlover, in genere giovani, colti e molto attivi sui social media. Il crescente interesse per il buon mangiare e il buon bere ha anche spinto la Dzt (ente nazionale germanico per il Turismo) a scegliere la gastronomia come tema di marketing.

Tra gli effetti più eclatanti dell’evoluzione gastronomica della Germania c’è il numero dei ristoranti che si fregiano di una o più stelle Michelin. Sono 300, sparsi sia nelle città come Berlino, Monaco e Amburgo, sia in castelli, centri termali o località minori. Oltre a star gastronomiche come Heinz Winkler e Claus-Peter Lumpp, l’elenco comprende giovani chef in ascesa, da Tim Raue a Philipp Stein.

La gamma di locali spazia dalle Gasthäuser (locande) più semplici ai ristoranti che alla raffinatezza dei piatti uniscono design e atmosfere particolari, dai locali etnici allo street food. Uno degli aspetti piacevoli è l’ottimo rapporto qualità-prezzo che caratterizza la maggioranza dei ristoranti tedeschi, insieme all’assenza della voce pane e coperto.

Le proposte variano da regione a regione e a seconda delle stagioni. Un esempio: Schwetzingen, è la capitale dei prelibati asparagi bianchi che si gustano a maggio. La Brughiera di Lüneburg è famosa per gli arrosti di pecora. In Meclemburgo e lungo la costa del Baltico e del Mare del Nord sono da provare aringhe, pesce affumicato e insalata di gamberetti, mentre sull’isola di Sylt si celebra il rito serale delle ostriche con spumante. Ad Amburgo si gusta il Pannfisch (pasticcio di pesci e crostacei con patate e senape), a Bremerhaven la zuppa di pesce. Tra le specialità settentrionali lo Schnüüsch (pot pourri di verdure) da gustare con prosciutto affumicato, oppure la Hochzeitssuppe (zuppa di nozze) alla panna. Chi ama le salsicce può scegliere tra quelle arrosto della Turingia, le delicate Weißwürste bavaresi e le saporite salsiccette di Norimberga, mentre nel Baden-Württenberg regnano le Maultaschen (ravioli ripieni) e gli Spätzle (gnocchetti serviti come contorno oppure conditi con formaggio e cipolla croccante). Molto ricca la scelta di dolci, dallo Stollen natalizio di Dresda alle Printen di Aquisgrana o la Birnentorte (torta di pere) del Brandeburgo.

Alla gastronomia e alle bevande la Germania dedica numerose feste. Quelle tradizionali della birra, conosciute in tutto il mondo, ma sono numerose anche quelle del vino, la cui produzione si è affinata.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore