La Bce corre ai ripari e lancia il piano da 750 miliardi

19 Marzo 11:17 2020 Stampa questo articolo

Dopo giorni di letargo, tentennamenti, gaffes e indecisioni  finalmente la Banca Centrale Europea ha dato segni di vita e ha scelto di contrastare l’effetto distruttivo del coronvairus per l’economia con una programma da 750 miliardi di euro.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, la Bce si è riunita in maniera straordinaria e ha varato il piano di acquisto di obbligazioni dei Paesi membri per un valore totale di 750 miliardi. «Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie. Non ci sono limiti al nostro impegno nei confronti dell’euro», ha scritto su Twitter il presidente, Christine Lagarde, finita nell’occhio del ciclone negli ultimi giorni per non aver abbassato i tassi d’interesse e per aver sostenuto di non essere disposta a difendere la stabilità dei conti pubblici dell’eurozona ad ogni costo.

Questo bazooka da 750 miliardi, quindi, sembra essere la risposta della Bce alla mancanza di fiducia dei mercati rispetto al precedente intervento da 120 miliardi, ma è anche una corsa ai ripari di Lagarde che con le sue parole inopportune aveva di fatto scatenato la reazione negative dei mercati.

Ora, invece, la Bce spera di riuscire a stabilizzare i mercati e ad  abbassare gli spread, così che i governi europei possano spendere tutto il necessario per fronteggiare l’epidemia e le sue conseguenze economiche.
Il nuovo programma si chiama Pandemic Emergency Purchase Program e proseguirà fino alla fine del 2020.

Nell’annunciare il programma, Lagarde ha specificato che la Bce è pronta a superare i limiti che si è autoimposta pur di proteggere l’economia dell’eurozona. Secondo il giornale Il Post “la frase è stata ritenuta un riferimento alla possibilità che la Bce potrà concentrare i suoi acquisti sui titoli di Paesi in particolare difficoltà”.

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