La battaglia dei pagamenti tra Europa e Stati Uniti

10 Luglio 10:49 2020 Stampa questo articolo

Da una parte l’implementazione del digital a opera dei circuiti di pagamento internazionali, dall’altra una payment solution europea sotto il controllo delle banche. Si gioca qui la prossima partita tra Usa (ma non solo) ed Europa, con American Express, Discover, Mastercard e Visa che hanno annunciato come ciascuna società abbia avviato i preparativi tecnici per l’espansione su scala globale del metodo di pagamento online Click to Pay (paga in un clic), in ulteriori aree geografiche che al momento non vedono l’Italia presente.

Stiamo parlando di Paesi come Australia, Brasile, Canada, Hong Kong, Irlanda, Kuwait, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Qatar, Arabia Saudita, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito.

Intanto, però, sedici grandi banche Ue, tra cui Unicredit con il suo ramo tedesco, si impegnano a chiudere entro il 2022 il lavoro per un’alternativa europea a player internazionali come Visa e Mastercard, entrambi statunitensi, senza però tralasciare colossi come la cinese Alipay: il progetto si chiama European Payment Initiative (Epi), e il via ufficiale è stato dato il 2 luglio, con comunicazioni simultanee da cinque Stati: Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna.

L’ambizione di Epi è quella di creare una soluzione di pagamento unificata, utilizzando Sepa Instant Credit Transfer, offrendo carte di pagamento per consumatori e commercianti in tutta Europa, un portafoglio digitale (wallet) e pagamenti P2P.

Il progetto – scrive La Repubblica – passerà attraverso la creazione di una società a Bruxelles, che permetterà di procedere con la sperimentazione della tecnologia e lasciare ogni banca valutare i risultati prima di definire la forma aziendale di Epi.

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Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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