Jelinic al Mibact: «Istituire una cabina di regia pubblico-privata»

Jelinic al Mibact: «Istituire una cabina di regia pubblico-privata»
15 Aprile 12:05 2020 Stampa questo articolo

«Alcuni economisti credono che le vacanze degli italiani in Italia possano sopperire almeno in parte a questa situazione – afferma Ivana Jelinic, presidente di Fiavet – Ma questo purtroppo non è sempre realizzabile per svariate ragioni. Se per un’agenzia è possibile vendere il mare Italia piuttosto che un itinerario di lungo raggio, per un grande operatore turistico rimodulare interamente la propria offerta non è facile né tempestivo, senza contare che potrebbe schiacciare in concorrenza le miriadi di Pmi che hanno il loro core business nel prodotto Italia».

Jelinic, si legge nel comunicato dell’associazione, torna poi anche sull’argomento Ue: «Non capisco questo vizio della politica che invece che operare nelle aule preposte rilascia interviste domenicali che aggiungono danno al danno, come la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che consiglia di aspettare a prenotare le vacanze estive, rompendo uova nel paniere altrui invece che uova di Pasqua».

“Quando tutto riprenderà quanti posti potremo occupare in un treno? Quanti in un aereo? Quali procedure di sanificazione e protocolli dovranno adottare le strutture ricettive? Che costi avranno questi protocolli per le aziende? Si potrà fare il bagno al mare e stare in spiaggia? Secondo quali parametri?”, si chiede Fiavet.

«Posto che molti avranno usufruito delle ferie in questo periodo di quarantena, e che molti non avranno il denaro per una vacanza – afferma la presidente – la restante parte pagherà molto caro un biglietto aereo, e molte strutture avranno costi di gestione superiori e un’occupazione ridotta. L’unica possibilità che ci resta è la creazione di una cabina di regia, un gruppo circoscritto di lavoro pubblico-privato costituito dal Mibact e dalle associazioni di categoria, che lavori sui protocolli necessari per ripartire, iniziando da quelli sulla sicurezza. Sì, vanno bene i buoni vacanza, ma occorre molto, molto di più per evitare l’ecatombe».

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