Ita prende forma: svelate classi, flotta e strategia

Ita prende forma: svelate classi, flotta e strategia
02 Settembre 12:14 2021 Stampa questo articolo

Tre classi di servizio (Business, Premium Economy ed Economy) sugli aerei impiegati nei voli intercontinentali e «un’ottimizzazione» dei posti a bordo sule rotte nazionali ed europee. Come rivela il Corriere della Sera, cominciano a trapelare le prime indiscrezioni su quello che sarà l’Ita Style che dal 15 ottobre si proporrà sul mercato con strategie e servizi che segnino una concreta discontinuità rispetto ad Alitalia, come richiesto dalla Commissione Ue quale condizione per il suo decollo. Anche se, ad esempio, nel catering per i viaggi a medio-lungo raggio, Ita punta a rilanciare le eccellenze gastronomiche italiane con alcune proposte innovative ancora top secret.

Accanto alla configurazione di bordo differenziata a seconda delle rotte, i vertici Ita, secondo quanto trapela da fonti ministeriali, hanno pianificato nel dettaglio anche l’utilizzo della flotta: dai 52 aeromobili che a metà ottobre saranno a disposizione per le tratte programmate, tra il 2022 e il 2023 dovrebbero entrare in servizio almeno altri 25 aerei, metà dei quali con una configurazione ad hoc per voli intercontinentali.

Sarebbero infatti in corso trattative con Airbus e Boeing per capire se e quando i due fornitori saranno in grado di soddisfare tali richieste. Quelli che vengono richiesti sono, in particolare, velivoli a doppio corridoio per le tratte intrecontinentali, visto che la pandemia ha dovuto rimodulare centinaia di ordini e opzioni piovuti sui tavolo dei costruttori da compagnie aeree che hanno dovuto rivedere tutte le strategie commerciali.

A proposito di logiche commerciali, il management Ita è fermamente intenzionato a ottimizzare da subito i ricavi con un potenziamento significativo dei posti Business e Premium Economy che possono garantire maggiori margini sul ticketing, mentre per le tratte nazionali è quasi scontata una politica tariffaria aggressiva che possa contendere alle low cost una quota del mercato.

Intanto sono partiti i primi accordi promo-commerciali con network e big player. Dopo Uvet, proprio in queste ore è stato annunciato l’accordo con il Gruppo Gattinoni.

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Andrea Lovelock
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