Isvra, Pusceddu a Garavaglia: «Servono programmi, non illusioni»

02 Aprile 15:29 2021 Stampa questo articolo

L’audizione in videoconferenza del ministro del Turismo del 16 marzo scorso è stata oggetto di attenta analisi da parte di Isvra, l’istituto italiano per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo. «Non c’è una sola proposta concreta – ha dichiarato il presidente, Mario Pusceddu – Poi, a seguire, un invito a prenotare le vacanze estive senza alcun ragionevole presupposto».

Gli fa eco il direttore, Giorgio Lo Surdo: «Bisogna prepararsi a provvedimenti immediati, le buone idee per dopodomani lasciamole alle prospettive di lungo periodo. A breve termine non si sa cosa fare, se non vuoti proclami, che già abbiamo visto dove portano».

Dall’audizione, secondo la valutazione di Isvra, “emergono esclusivamente generalizzazioni: occorre ridare subito fiducia agli operatori del settore e ai turisti, con iniziative e azioni concrete che devono svilupparsi mediante precise linee di intervento. Quali? E ancora, occorre operare al fine di non pregiudicare la prossima stagione estiva: Come? Fino a: è possibile fare turismo in sicurezza anche nel periodo pandemico. Ne parleremo con il ministro della Salute”.

In più, spiega l’associazione, “non c’è un solo riferimento all’agriturismo, al turismo rurale, a quello enogastronomico: e pensare che Gian Marco Centinaio, aveva spostato la competenza istituzionale sul turismo nel ministero delle Politiche Agricole”.

È chiaro – secondo Isvra – che Garavaglia prende tempo. Ma, per non sembrare inerte, lancia anche una proposta forte: “Quando arriverà la bella stagione saremo tutti in zona gialla e quindi vivremo l’estate come l’anno scorso, senza tanti problemi”. Non sembra proprio che l’estate scorsa sia andata proprio così, né che la prossima andrà così. Il dovere di un ministro è, certo, quello di non alimentare paure, ma neppure quello di costruire illusioni”.

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