Incoming, il 50% dei turisti cinesi ha meno di 40 anni

by Giorgio Maggi | 2 Novembre 2017 12:38

Una classe media destinata a crescere del 35% entro il 2030. Già adesso, con quasi 128 milioni nel 2016, la Cina ha il più alto numero di turisti in giro per il mondo di qualsiasi altro Paese.

In attesa del 2018, Anno del Turismo tra Cina e Unione europea  – che sarà aperto ufficialmente il prossimo 19 gennaio a Venezia, snodo fondamentale della nuova Via della Seta e città particolarmente amata dai viaggiatori cinesi – l’Italia si porta avanti e con la Fondazione Italia Cina dedica l’ultimo numero di Mondo Cinese, la rivista scientifica di studi sulla Cina contemporanea dell’associazione, alle «Vacanze italiane», ovvero alla voglia di Belpaese da parte dei giovani dell’Impero di Mezzo.

«È un bacino che cresce a ritmo vertiginoso», ha detto Roberto Perocchio, consigliere di presidenza Federturismo Confindustria, durante la presentazione del volume avvenuta al Politecnico di Milano. E i numeri sono lì a dimostrarlo, visto che sono 3,79 milioni i visitatori arrivati in Italia da Oriente l’anno scorso (+12%) secondo i dati Confturismo-Istat, e i prossimi anni si annunciano ancora più positivi, grazie alle prospettive di crescita della middle class con gli occhi a mandorla.

E non è tutto, perché l’Italia è il primo Paese fra le destinazioni europee quando si parla di shopping (+12% nel primo trimestre 2017), con Milano ideale porta d’accesso all’intero stivale grazie alla sua proposta turistica di servizi integrati. Per conquistare il mercato cinese, serve però almeno la conoscenza della lingua inglese, oltre che una politica delle infrastrutture (in particolare aeroportuali), essere presenti su canali come We Chat, proporre piattaforme digitali più ricche per quanto riguarda musei e borghi e incentivare la rete di collegamenti anche verso le località minori.

«Dobbiamo riuscire a valorizzare l’interesse che il nostro Paese esercita su quel bacino – ha affermato Giuliano Noci, protettore del polo territoriale cinese – anche se in questo non siamo favoriti dalla frammentazione della nostra offerta». Attualmente, Il 50% dei turisti cinesi ha meno di 40 anni e sempre di più si muove dalle città minori per venire in Italia. Solo il 4% della popolazione possiede un passaporto, ma Goldman Sachs stima che entro il 2025 saranno tra i 55 e i 125 milioni i cinesi ad averne uno.

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