Impianti neve, stilato il protocollo di ripartenza

Impianti neve, stilato il protocollo di ripartenza
03 Febbraio 07:00 2021 Stampa questo articolo

Inoltrato, al Comitato Tecnico Scientifico, il protocollo stilato dalle Regioni per la riapertura dei comprensori sciistici in Italia. Si attende entro fine settimana il parere e la decisione finale del Cts, e di conseguenza il placet per far ripartire la stagione bianca dal 15 febbraio.

Le piste, sia per località in zona rossa che arancione, saranno aperte ma con una capienza massima al 50%, con obbligo di mascherina e distanziamento di un metro.

Per gli skipass è obbligatorio contingentare le presenze e pertanto viene introdotto un numero massimo di abbonamenti giornalieri tramite prenotazione. Laddove non si possa operare con modalità contactless, dovranno essere adottate misure idonee ad evitare assembramenti e ridurre le occasioni di contatto, soprattutto nei prevedibili momenti di maggiore afflusso e comunque nel corso dell’intera giornata.

Alle biglietterie, gli sciatori dovranno indossare mascherine e per evitare assembramenti vanno adottate soluzioni organizzative efficaci quali prevendita e prenotazioni online o soluzioni digitali. Per le seggiovie, viene consentita la portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina chirurgica. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento.

Mentre per le cabinovie, si riduce al 50% la capienza massima e viene istituito l’uso obbligatorio di mascherina chirurgica opportunamente utilizzata inserendola in strumenti che ne facilitano l’utilizzabilità.

Anche per le funivie è prevista la riduzione al 50% della capienza massima del veicolo, sia nella fase di salita che di discesa, con uso obbligatorio di mascherina chirurgica. Per il distanziamento interpersonale di un metro, l’obbligo è esteso anche ai congiunti, soprattutto nelle fasi precedenti il trasporto.

Obblighi per i gestori degli impianti di risalita, che dovranno garantire l’organizzazione e la gestione dei flussi e delle code, l’applicazione di misure (anche visive) per il mantenimento del distanziamento interpersonale e l’introduzione, nei punti strategici (parcheggi, casse, tornelli, aree di servizio, stazioni di partenza, intermedie e di arrivo), di strumenti di comunicazione idonei a informare tutti gli utenti in merito alle regole e ai protocolli vigenti per la limitazione del rischio di contagio.

Infine, per baite che ospitano bar e ristoranti il numero massimo di persone che possono essere presenti contemporaneamente all’interno dei locali è definito dalla singola struttura sulla base delle regole sul distanziamento definite nel protocollo ristorazione. E quando viene raggiunto il numero massimo predefinito di clienti nel locale, dovrà essere interdetto l’accesso ad altre persone.

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Andrea Lovelock
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