Il turismo entra nel post Covid: l’esempio di Tel Aviv

15 Aprile 14:41 2021 Stampa questo articolo

Sta già tornando alla vita Tel Aviv, così come tutta Israele. E insieme alla stagione balneare, inaugurata il primo aprile, riaprono anche bar, ristoranti, luoghi d’incontro e vita notturna.Per il turismo internazionale, invece, l’appuntamento è il 23 aprile a partire dai gruppi di vaccinati.

Merito di una campagna vaccinale che ha coperto il 60% della popolazione in poche settimane, rendendo il Paese primo al mondo per vaccinazioni.  Ne ha parlato, in una diretta Facebook dalla città, Kalanit Goren Perry, direttrice dell’ufficio nazionale israeliano del turismo, insieme ad alcuni ospiti, anche italiani, che hanno mostrato com’è la vita quotidiana oggi a Tel Aviv.

Certamente, permangono alcune accortezze e limitazioni, come ad esempio l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi, o il tampone negativo necessario per entrare allo stadio (se non si ha il certificato vaccinale, ndr), anche per i bambini; ma le attività sono sostanzialmente riprese quasi ai livelli pre-pandemici, permettendo quindi anche al turismo di ripartite e programmare.

Lo conferma anche Antonella Yael Ballarini, italiana residente a Tel Aviv, la quale racconta che ha ripreso a viaggiare molto nei weekend, approfittando della posizione centrale della città rispetto a molte attrazioni turistiche: «Per esempio questo weekend sono andata a fare una camminata nel deserto con un gruppo organizzato, abbiamo dormito dai beduini e il giorno dopo siamo tornati a Tel Aviv; qualche settimana prima invece sono andata con mio marito sulle montagne del Golan – e prosegue – sono rimasta molto impressionata dalla gestione della pandemia da parte di Israele, anche prima delle vaccinazioni, e adesso che praticamente tutti i miei amici sono vaccinati, riusciamo ad incontrarci di nuovo stando più tranquilli».

Anche vita notturna e ristorazione, settori strettamente legati al turismo e alla possibilità di muoversi in libertà, beneficiano della campagna vaccinale. Alejandro, barman professionista, racconta l’entusiasmo, anche da parte degli operatori, nei confronti di questa ripresa, in quanto «non è soltanto il fatto di ritornare al nostro lavoro che ci rende felici, ma anche il potersi finalmente rincontrare, e stare insieme«.

Nadia Ellis, chef italiana specializzata in cucina vegan, racconta invece di come la scena food locale, tra le più interessanti al livello mondiale e già in enorme fermento prima della pandemia, abbia già recuperato i mesi persi, con molte nuove aperture, e ristoranti spesso pieni.

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L'Autore

Roberta Moncada
Roberta Moncada

Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.

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