Il turismo archeologico si rilancia alla Bmta di Paestum

Il turismo archeologico si rilancia alla Bmta di Paestum
26 Novembre 11:34 2021 Stampa questo articolo

Oltre 100 tra conferenze e incontri in cinque sale in contemporanea, 400 relatori, 150 espositori provenienti da 15 Paesi (tra cui 18 regioni italiane, il Mibac con un maxi stand di 500 mq e i prestigiosi parchi e musei autonomi), 35 buyer tra europei e nazionali: sono i numeri della 23ª edizione della Bmta, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, alla presenza del sindaco di Capaccio-Paestum, Franco Alfieri, e del ceo of Heritage Commission, Ministry of Culture dell’Arabia Saudita, Jasir Alherbish, e dei direttori generali del Mibac.

Definita da esperti e operatori specializzati il principale marketplace italiano del turismo archeologico, la Bmta si snoda attraverso vari spazi espositivi e veri e propri laboratori come l’ArcheoVirtual (la mostra internazionale di archeologia virtuale con 10 produzioni), l’ArcheoExperience (i laboratori di archeologia sperimentale) e l’ArcheoStartup (14 imprese giovanili del turismo culturale).

Un’edizione all’insegna di tre distinte visioni per il futuro, destinate a diventare altrettanti motori per questo segmento turistico: la prima è rappresentata dalla candidatura al Consiglio d’Europa dell’itinerario culturale europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”; la seconda, molto green e di profilo nazionale attiene alla mobilità sostenibile nei parchi nazionali con l’uso di auto elettriche e la visione locale incentrata sul “Cilento in Prospettiva, modello nazionale di Cultura del Territorio”.

Nell’aprire la borsa il fondatore e direttore della Bmta, Ugo Picarelli, ha voluto precisare: «Questa edizione vuole rafforzare la mission orientata al dialogo interculturale tra esperti del turismo e dell’archeologia, che sono poi da sempre una delle anime portanti della manifestazione. Dopo l’emergenza pandemica è ora di guardare al futuro, insieme ai tanti partner che qui portano esperienze e visioni, grazie alla capacità della Borsa di fare sistema e alla credibilità conquistata in 23 edizioni, dimostrando che si possono fare cose buone anche al sud».

Sulla valenza che anche l’Unesco attribuisce alla Borsa si è poi soffermato Mounir Bouchenaki, presidente onorario della Bmta: «L’Unesco considera la Bmta un’esperienza importante di costruttivo confronto tra esperti del settore e da tempo, in molte parti del mondo, si sta lavorando per valorizzare il turismo culturale e  dare un valore anche al patrimonio intangibile. In tale ottica, ad esempio, Paestum è diventato un luogo in cui si ritrova il Mediterraneo e il suo patrimonio naturalistico, artistico e archeologico, ma anche Paesi come l’Arabia Saudita, con una delegazione che vuole portare operatori e viaggiatori alla scoperta dei suoi siti Unesco molto importanti e di sicuro appeal turistico».

E tra gli interventi d’apertura ha suscitato molto interesse anche quello di Carlo Corazza, capo ufficio del Parlamento europeo in Italia, che ha puntato i riflettori sulle opportunità offerte dall’Europa per il rilancio del settore del turismo e dell’industria culturale, duramente colpita dal Covid: «Il Parlamento europeo ha proposto che il 20% del Pnrr sia destinato al turismo. E dei 370 miliardi a disposizione, tra sovvenzioni e prestiti, 100 miliardi sono stati destinati alla formazione perché non si può affrontare la sfida del digitale, che è un’occasione straordinaria per potenziare il fascino dei parchi archeologici, senza un’adeguata formazione del personale e degli stessi operatori. Mai tanti soldi sono stati messi a disposizione del turismo: si tratta di spenderli rapidamente e nella giusta direzione».

Mentre, sempre nel corso della giornata inaugurale, l’assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, ha evidenziato: «Vogliamo portare in questo evento, già prezioso per la valorizzazione del patrimonio archeologico regionale, la nostra visione di un turismo culturale volto a valorizzare anche i piccoli siti della Campania al pari dei grandi, per una strategia di coesione economico-sociale tra luoghi più conosciuti e luoghi meno noti».

Legittimamente orgoglioso del nuovo spazio espositivo che ospita l’evento, infine, il sindaco Alfieri ha sottolineato: «C’è stato un impegno corale per realizzare questo spazio che sembrava solo un sogno, a dimostrazione che le cose si possono fare bene anche al sud».

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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