Il prezzo non è tutto: le priorità del turista post Covid

Il prezzo non è tutto: le priorità del turista post Covid
28 Luglio 15:04 2021 Stampa questo articolo

Il prezzo non è più il principale motore delle decisioni di viaggio, superato da sicurezza e garanzia finanziaria. È questo il risultato del Traveler Value Index – studio realizzato da Expedia Group a seguito della pandemia esaminando le opinioni di 8.000 persone in otto Paesi per capire i loro comportamenti e le loro aspettative nel post Covid – che sottolinea anche il sentimento positivo nei confronti dei passaporti vaccinali e l’aumento del budget a disposizione.

Nonostante il periodo di incertezza, il Traveler Value Index mostra come le persone reputino il viaggio una priorità finanziaria. Più di un terzo (34%) dei viaggiatori ha un budget per il viaggio più alto ora rispetto al 2020. Infatti, quasi un intervistato su cinque a livello globale (18%) si aspetta che il turismo sia l’attività per la quale spenderà di più nel 2021.

In tutte le esperienze dei viaggiatori – secondo il report Expedia – la garanzia finanziaria e la sicurezza sono tra le principali priorità, un grande cambiamento rispetto alla tradizionale concezione che è il prezzo a guidare il comportamento dei consumatori. Più di un viaggiatore su quattro apprezza la possibilità di ottenere un rimborso, in particolare per biglietti aerei (26%) e prenotazioni di case vacanza (26%), seguite da una migliore pulizia e igienizzazione. I risultati evidenziano la necessità per il settore turistico di comunicare in maniera chiara le politiche di cancellazione e le misure di pulizia per aiutare ad eliminare qualsiasi ansia e rafforzare la fiducia.

Il Traveler Value Index mostra anche differenze in termini di valori a seconda delle fasce d’età. Ad esempio, i più giovani sono meno attenti al prezzo e alle politiche di rimborso.

Numerosi viaggiatori, inoltre, stanno considerando con attenzione la frequenza e la durata dei viaggi.  Il 60% sta optando per soggiorni domestici a breve termine e quasi la metà (41%) desidera viaggi più frequenti e brevi. Anche le prospettive per i viaggi internazionali stanno migliorando, con più di un quarto (27%) dei viaggiatori che sta considerando un viaggio in un altro Paese nel prossimo anno. Il 71% del campione, infine, è a proprio agio nel mostrare un passaporto vaccinale per viaggiare a livello internazionale.

La ricerca (condotta da Wakefield Research tra il 16 aprile e il 7 maggio 2021 in Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Regno Unito e Stati Uniti) mostra anche un crescente desiderio di esperienze nuove e diverse rispetto alle destinazioni nostalgiche, con tre quarti (75%) dei viaggiatori che probabilmente sceglieranno una meta in cui non sono mai stati prima. Inoltre, più della metà (52%) è propensa a utilizzare una nuova modalità di trasporto, e quasi un quarto (22%) è alla ricerca di un’esperienza unica nel suo prossimo viaggio.

«Con l’aumento del numero delle persone vaccinate e l’apertura delle frontiere in tutto il mondo, le persone sono pronte e desiderose di viaggiare. Tuttavia, i mesi di incertezza stanno influendo sulle loro decisioni di viaggio e stanno spostando la convinzione secondo cui il prezzo sia il principale motore delle prenotazioni – ha affermato Giovanni Moretto, direttore, market management per l’Italia di Expedia Group – Questi dati dimostrano che le persone vogliono prenotare con operatori di viaggio fidati, in grado di offrire loro esperienze oltre a salvaguardare la loro sicurezza e i loro investimenti finanziari».

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