Il moto ondulatorio del tour operating

05 Luglio 07:00 2022 Stampa questo articolo

Acquisizioni, cessioni, affitti di rami d’azienda: è il moto ondulatorio del tour operating italiano, che – pur senza violente scosse – nel biennio Covid vede brand e imprese riposizionarsi sul mercato.

Partiamo dall’inizio. Luglio 2020. Squilla il telefono: è Giuseppe Pagliara, amministratore delegato Nicolaus-Valtur. «Ho comprato Turchese, ho grandi progetti», ci anticipa. L’obiettivo condiviso con il fratello Roberto è costruire il polo turistico del sud.

Una sorta di contraltare al leader Alpitour che, gigantesco com’è, in pandemia si muove al contrario. Con la Trevolution sfoggia capacità di analisi e razionalizza il paniere dei brand, lasciando in campo “solo” Alpi, Francorosso e Bravo, Turisanda 1924 con le linee Presstour e Made, Eden Viaggi con edengo. Una riorganizzazione ben studiata che vede il Gruppo rinunciare a Viaggidea e Swan.

L’emergenza sanitaria, i confini blindati, mettono in affanno soprattutto i t.o. medio-piccoli. Eppure, i “salvati” sono più dei sommersi. Si salva I Viaggi di Maurizio Levi che a giugno 2021 entra in Kel 12, con cui condivide vedute e approccio. La nota che annuncia l’operazione parla di “sinergia” e dell’ingresso in “tribù” del team Levi. Si salva in parte Marcelletti. L’operatore, fermo dal 2019, entra in Idee per Viaggiare che ne assorbe il brand e “5 figure professionali”.

Trova una strada anche Gastaldi Holidays: è dicembre 2021 quando Baja Hotels – che già possiede il t.o. Sardinia 360 – comunica di averne rilevato il 40%, per arrivare poi a controllarne la maggioranza con il 60%. Regista dell’operazione Luca Battifora, ora a capo dell’area turismo.

Zoppicano ma restano in piedi Settemari, Amo il Mondo e Jump, i t.o. di Uvet. Le avverse vicende di Blue Panorama e il fermo invernale non gli impediscono di ripartire nel 2022, senza però più la guida di Ezio Birondi.

E mentre dalla pancia di Graziano Debellini e della sua Th fuoriesce Baobab, e a Pesaro alcuni “ex Eden” danno vita a Creo, arriva la notizia di un vecchio nuovo brand sul mercato: si tratta di Teorema, acquisito a sorpresa dal tecnologico Volonline.

Un’onda nostalgica, che ha precedenti nel rilancio di Columbus per mano di Ivano Zilio, dalla quale per ora restano fuori il Ventaglio, la cui resurrezione è più volte fallita, e Best Tours, orfano di quell’Arkus che lo aveva rilevato prima della bancarotta.

Ma a Milano c’è un player che ora fa la parte del leone: è Going, che si emancipa da Bluvacanze, vara Going4Cruise e si stringe al proprietario Msc, affittando poi il ramo d’azienda de I Viaggi del Delfino.

Un moto ondulatorio quello del tour operating che, come si diceva, non fa registrare forti scosse. E lascia illese importanti aziende: Veratour, che apre all’ecommerce ma rafforza gli store di casa; Ota Viaggi, forte del suo mare Italia; Quality Group, pacifico e attendista con il suo capo-guru Michele Serra.

Un movimento che vede emergere addirittura rinfrancate alcune realtà. Una tra tutte Oltremare-Caleidoscopio, che dalla sua villa di Pozzuoli ora guarda molto lontano.

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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