Il battesimo tutto italiano di Restart Tourism

Il battesimo tutto italiano di Restart Tourism
02 Luglio 15:23 2020 Stampa questo articolo

Un titolo e una presenza dal forte valore simbolico. L’incontro pubblico organizzato da Federturismo “Tourism Restart: Italy” con gli addetti ai lavori, la stampa e le associazioni di categoria è ruotato intorno alla presenza del segretario generale dell’Untwo Zurab Pololikashvili, già intervenuto a Roma nell’appuntamento di Fiumicino.

Definito «un turista speciale» dalla presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, il segretario dell’Organizzazione mondiale del turismo ha dato il via al suo viaggio per il rilancio del settore a livello internazionale proprio dall’Italia. Con tre tappe emblematiche: Roma, Venezia, Milano.

Si parte da un dato: il turismo internazionale nei primi 4 mesi del 2020 ha registrato un calo del 44% con una perdita di cica 195 miliardi di dollari di entrate a esso legate. Da questi numeri parte l’appello corale di sostegno a un settore vitale per il riavvio dell’economia che però ha urgente bisogno di ripartire con un occhio vigile sulla sicurezza dei cittadini.

Gli onori di casa spettano a Luigi Abete, presidente Civita Cultura Holding e Aicc, che sottolinea la necessità di una presenza operativa sinergica sul territorio in grado di mostrare tutta la gamma della ricchezza italiana e inoltre la necessità di guardare al turismo non come settore ma come mercato, che al suo interno racchiude settori e connessioni con altri ambiti.

«Già da marzo abbiamo cominciato a pensare al dopo per far rinascere la voglia di venire a scoprire il nostro patrimonio – dice Lalli – Vogliamo lasciarci questo periodo difficile alle spalle attraverso una giusta promozione. È importante dare spazio alle aziende per far ripartire il turismo, settore trasversale per eccellenza. Senza il turismo moda, trasporti ecc. perdono il loro valore. E oggi ci facciamo portatori del messaggio che il segretario generale lancia proprio dall’Italia: il turismo può ripartire nel mondo. E siamo orgogliosi della sua partecipazione a supporto delle imprese. Da un annus horribilis verso anni mirabiles, perché il turismo italiano è desiderato e sognato da tutti».

Sulla necessità del supporto reale alle imprese interviene Luca Patanè, presidente Confturismo Confcommercio: «Il filo conduttore del nostro Paese è sempre stato la bellezza dei paesaggi e di quello che l’uomo ha realizzato. E questa bellezza non è intaccata. Siamo un paese appetibile e visionario – ricorda – Ora però non basta più. Serve una cabina di regia forte del governo. Lo diciamo da mesi e le imprese sono esasperate. Il nostro ecosistema turismo è un mondo enorme. La ripartenza si fa anche con l’innovazione nella comunicazione e nella politica. Servono poche chiacchiere e molta azione. Tavoli ristretti e concreti. Manca un ministero del Turismo chiaro con deleghe e portafogli».

C’è anche Vittorio Messina, presidente Assoturismo Confesercenti, che si dice soddisfatto del ritorno della programmazione. «Unico aspetto positivo del Covid è stato far capire quanto è importante il turismo in Italia e nel mondo – dichiara – E si riparte. Stiamo lavorando su digitalizzazione, ammodernamento delle strutture, formazione, per farci trovare pronti e far recuperare fiducia al turista/viaggiatore. Sono sicuro che ci rialzeremo in piedi, non sappiamo ancora quando. Noi imprenditori siamo pronti a ripartire insieme».

L’imprescindibilità di una governance politica che lavori con le aziende è anche il pensiero di Marco Misischia, presidente Cna Turismo: «Attendiamo il ritorno dei turisti extra europei – come Stati Uniti e Brasile – innamorati del nostro Paese e delle città d’arte. L’Italia è ora citata come esempio virtuoso per la ripartenza del turismo internazionale. Dobbiamo continuare a fare pressioni per gli aiuti alle imprese. Serve una governance politica che decida con noi le strategie per il rilancio sui mercati. Serve un piano strategico per sostenibilità, sviluppo turistico, ampliamento dell’incoming. Vanno garantiti i collegamenti. Le imprese stanno facendo il possibile. Servono incentivi e ammortizzatori a seconda delle situazioni. I viaggiatori sono motivati a non rinunciare alle vacanze. È in ripresa il turismo nautico, ma devono ripartire anche città d’arte, borghi, aree rurali, parchi, siti Unesco…»

In chiusura, le parole di Zurab Pololikashvili: «Sono sicuro della ripartenza dell’Italia e mi congratulo per gli sforzi intrapresi dal governo per ravviare il turismo – sottolineaL’eliminazione delle restrizioni ai viaggi è stata gestita con sicurezza in via prioritaria, e in modo da sfruttare appieno l’innovazione e la trasformazione digitale del nostro settore. L’Italia ha dimostrato come sia possibile revocare le restrizioni e far ripartire il turismo in modo da mettere al primo posto la sicurezza dei turisti e dei lavoratori del settore. Ciò contribuirà a creare fiducia, la valuta più importante del mondo in questo momento».

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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