I turisti digitali e la regola dei tre secondi: l’analisi Netcomm

25 Novembre 14:05 2019 Stampa questo articolo

Esigenti, impazienti, curiosi e abituati ad avere tutto, e subito. Sono le caratteristiche dei turisti digitali all’alba del terzo Millennio – secondo l’identikit tracciato dal presidente di Netcomm, Roberto Liscia, in occasione del recente Biz Travel Forum – ovvero i protagonisti indiscussi di un settore, quello del turismo digitale, che nel 2022 raggiungerà un giro d’affari da un trilione di dollari.

«È il primo settore in Italia e nel mondo per valore del mercato ecommerce transato», ha detto Liscia, sottolineando come i tre mercati top siano gli Stati Uniti (205,3 miliardi di dollari nel 2017 che diventeranno 266,7 nel 2022), l’Europa (da 188,5 miliardi nel 2017 a 266,6 nel 2022) e la Cina (136,1 nel 2017 che diventeranno 247,4 miliardi nel 2022).

Si tratta di una industria che sta vivendo un profondo cambiamento, ha proseguito il numero uno di Netcomm, soprattutto considerando come cambiano le abitudini dei turisti digitali, sempre più esigenti, e che oggi possono ottenere quello che vogliono, quando lo vogliono. «Abilitati dalla tecnologia, i turisti sono più curiosi, esigenti e impazienti: hanno maggiori aspettative di assistenza e di ricevere le informazioni richieste nell’immediato; il 53% degli utenti dichiara di abbandonare una ricerca che impiega più di 3 secondi per caricarsi sul mobile».

E per il futuro? Le tecnologie che la faranno da padrone saranno quelle di cui già si parla:«I big data, la blockchain e l’intelligenza artificiale sono le tecnologie abilitanti per la crescita dell’industria del turismo. In particolare, i dati sono l’asset strategico alla base dei modelli competitivi dei player che possono essere divisi in integrazione di dati ortogonali basati sui nostri comportamenti, aggregazione e analisi in real time e personalizzazione».

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Giorgio Maggi
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