Guide turistiche: «Ristori inadeguati, servono almeno 60 milioni di euro»

Guide turistiche: «Ristori inadeguati, servono almeno 60 milioni di euro»
12 Novembre 11:54 2020 Stampa questo articolo

Ristori irrisori per guide e accompagnatori turistici. Federagit, l’associazione di categoria che fa capo a Confesercenti, nel corso di un’audizione alla Commissione Industria del Senato, ha chiesto aiuti più consistenti, pari ad almeno 60 milioni di euro, tali da garantire un minimo di supporto adeguato ai professionisti del settore.

«Abbiamo, inoltre, fatto presente il grave ritardo con cui arriveranno le risorse finora stanziate – prosegue Valentina Grandi, presidente Federagit  – mentre i pagamenti di imposte, tasse e contributi previdenziali non sono stati sospesi: è necessaria, perciò, la defiscalizzazione per il comparto, con l’equiparazione dei lavoratori autonomi professionisti con i datori di lavoro, che con i decreti ristori hanno ottenuto una sospensione e un posticipo con rateizzazione di tali pagamenti».

Accanto all’emergenza del momento, le guide turistiche pensano anche all’occupazione nell’immediato futuro: «Oltre alle risorse a fondo perduto – ha aggiunto Grandi – abbiamosottolineato la necessità del sostegno al lavoro e all’occupazione, perché la ripresa sarà molto lenta. Abbiamo proposto di poter collaborare con il Mibact e con il Miur per l’elaborazione di progetti che mettano a sistema le nostre conoscenze specifiche con la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, in tutte le sue declinazioni, privilegiando in particolare i luoghi d’arte meno conosciuti e frequentati; abbiamo poi indicato lo sviluppo di progetti che prevedano visite guidate finanziate con risorse pubbliche finalizzate a stimolare il turismo di prossimità e il turismo scolastico, cogliendo l’occasione per aumentare la consapevolezza dell’importanza del nostro impareggiabile e fragile patrimonio».

Infine, Federagit ha ribadito la necessità di una legge che riordini le professioni turistiche in tempi rapidi, prima della ripresa del lavoro, e nuovo regole per contrastare l’abusivismo nell’offerta dei servizi online (regolamentazione di Ota e portali vari) e offline (vedi i freetour).

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