Giappone, tappa a Kanazawa tra artigianato e sakè

by Cristina Melis | 13 Dicembre 2018 12:58

Nel 2019 e 2020 in Giappone si svolgeranno rispettivamente la Coppa del Mondo di rugby, e le Olimpiadi e Paraolimpiadi. E in occasione di questi eventi il Paese punta ad accogliere 40 milioni di visitatori, con la città di Kanazawa, a solo un’ora di volo da Tokyo (con il treno ad alta velocità due ore e mezzo) che si prepara a ospitarne una buona fetta. 

Per promuovere Kanazawa, e illustrare quanto il lavoro che già si sta facendo in vista di questi appuntamenti, il sindaco Yukiyoshi Yamano, a Palazzetto Mattei, a Villa Celimontana (Roma) ha fatti sapere come in particolare si stia «aumentando la ricettività alberghiera e pianificando diversi eventi culturali». Inoltre, per facilitare l’arrivo e la permanenza dei visitatori italiani, «stiamo migliorando la funzionalità del sito web in lingua italiana e abbiamo in preparazione anche la pubblicazione di ospuscoli», ha aggiunto il sindaco.

Kanazawa, che nel 2017 è stata visitata da 11.770 italiani, nel periodo Edo (1603-1868) si sviluppò fino a diventare la quarta città dopo Tokyo, Osaka e Kyoto, famosa per la cultura e le tradizioni sofisticate, in particolare per quanto riguarda l’arte dello spettacolo e l’artigianato, che ancora oggi è noto per la tintura su seta, le decorazioni con foglie d’oro e gli oggetti laccati. Tanto che nel 2009 l’Unesco l’ha designata Città creativa per l’artigianato e le arti popolari, la prima del Paese ad avere questo riconoscimento.

Inoltre, essendo stata risparmiata da guerre e disastri naturali, la città può vantare un ambiente rimasto praticamente intatto nel corso del tempo. A cominciare dal castello, dai giardini di Kenrokuen (considerati tra i tre più belli del Giappone), e poi l’antico mercato del pesce, i quartieri delle case da tè, delle geisha e dei samurai.

Accanto a queste attrazioni del passato se ne sono però aggiunte di nuove, in una riuscita coesistenza di tradizione e modernità. Ecco allora il Museo d’arte contemporanea del XXI secolo, che ospita un’ampia selezione di opere d’arte di artisti di tutto il mondo, e realizzazioni architettoniche d’avanguardia come la stazione dei treni, la cui cupola di vetro è nota come Motenashi Dome (motenashi significa accoglienza o intrattenimento). Il tutto visitabile a piedi, con le biciclette a noleggio o con i mezzi pubblici.

Molto interessanti anche i dintorni, facilmente raggiungibili in treno, autobus o auto, per un’immersione nel Giappone più autentico. Consigliato in particolare il Mitsuboshi Kaidou, un itinerario che segue la 3 Star Road e tocca diversi villaggi tradizionali.

A Roma, poi, è stato presentato anche il catalogo Giappone 2019 di H.I.S. – in uscita nelle prossime settimane – dalla product manager Ornella De Lullo, che ha illustrato soprattutto gli itinerari che includono la visita di Kanazawa con un pernottamento di una o due notti.

A completare l’incontro, una mostra di oggetti d’artigianato tradizionali, una dimostrazione della colorazione dei kimono di seta, un assaggio di dolci giapponesi e diversi tipi di sakè; e ancora uno spettacolo di teatro e di danza Noh, accompagnata dalla musica di strumenti giapponesi.

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