Gds contro Iata: «Ndc insostenibile per le adv»

07 Agosto 07:00 2017 Stampa questo articolo

Le agenzie di viaggi Usa? A parte alcune eccezioni, non dispongono né della tecnologia né delle risorse per implementare una connessione diretta Ndc con American Airlines. Parola dei due ceo di Sabre e Travelport, che come riporta Travel Weekly, pochi giorni fa hanno risposto in modo simile alle domande degli analisti durante la presentazione dei risultati finanziari delle rispettive società.

«Non credo neppure possa servire l’incentivo di 2 dollari a prenotazione previsto dalla compagnia per invogliare le agenzie ad avere una connessione in grado di dialogare con l’Ndc di American Airlines», ha detto Gordon Wilson, ceo di Travelport, senza soffermarsi però sul fatto che tmc come Frosch e Hrg si sono invece già impegnate in questo senso.

Sulla stessa linea anche Sean Menke, ceo di Sabre: «Una connessione diretta con la compagnia non prevede che vengano tenuti in considerazione i costi che, all’interno dell’agenzia, servono per svolgere una prenotazione, come ad esempio tutte le attività di mid e back office». E ha aggiunto: «I gds continueranno ad allargare la loro offerta per gli agenti, il problema che gli standard Ndc (previsti da Iata) non sono abbastanza omogenei, negli ultimi quattro anni ci sono stati ben 17 cambiamenti. Da parte nostra, non abbiamo bisogno di soluzioni spot che vanno bene solo per alcuni vettori».

«Stabilire una connessione diretta con American Airlines vorrebbe dire per le agenzie rivedere tutti i sistemi che riguardano, ad esempio, la fatturazione e il controllo qualità». ha proseguito Wilson, ricordando come le diverse Api (Application Programme Interface) dei vettori siano in continuo cambiamento, rappresentando per le agenzie un costo difficilmente sostenibile. Almeno per il momento.

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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