Gdpr, fattura elettronica, Pci-Dss e altro ancora: la soluzione è la digitalizzazione totale

25 Maggio 07:00 2018 Stampa questo articolo

È oggi il giorno fatidico in cui, a parte la formazione del nuovo Governo, entra in vigore l’ormai ben più famoso Gdpr o Regolamento (Ue) 2016-679 sulla Protezione dei Dati Personali delle Persone fisiche. Già lo scorso 11 maggio annotammo che il Gdpr è in realtà solo uno dei tasselli che formano il complesso mosaico del trattamento dei dati e della sicurezza in azienda. Infatti il Gdpr non si occupa dei dati delle persone giuridiche, così come non si occupa di altri aspetti quali la sicurezza e la privacy legata all’ecommerce, al web marketing, alle Dem (invio in massa di email commerciali), che sono regolate da altri ordinamenti e sui quali esiste peraltro una ricca normativa, a cominciare dai provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali, sì da creare un sistema generale veramente complesso e intricato.

Il Gdpr è sicuramente stato un’occasione utile per ripensare a un aspetto organizzativo aziendale che forse era rimasto un po’ nell’ombra, tuttavia ribadiamo che esso è stato pensato, sanzioni comprese, avendo principalmente a mente i grandi player internazionali dell’ ecommerce, della web economy e dei socialmedia, dai quali sono emersi ultimamente problemi di trattamenti illeciti su scala planetaria. Non che i principi non valgano anche per le piccole imprese, ma qui la complessità e l’analisi del rischio sono decisamente minori. Per questo non concordiamo con quanti hanno rilasciato commenti (più o meno disinteressati?) del tipo “Un Gdpr difficile per le piccole aziende” oppure “Le normative incidono sui costi fissi delle agenzie”.

Secondo noi una piccola agenzia di viaggi, se non effettua particolari azioni di web marketing attraverso o in appoggio al proprio sito internet; se non effettua azioni di Dem (diversi dall’invio manuale volta per volta di un messaggio a un destinatario o a un piccolo numero di destinatari verso i quali sussiste il legittimo interesse); se non ha necessità di trattare in proprio i cosiddetti “dati particolari” di una persona fisica (ad esempio etnia, religione, opinioni politiche; adesione a partiti, sindacati, associazioni e movimenti politici o religiosi; comportamento sessuale; informazioni sanitarie, finanziarie, giudiziarie); può risolvere il problema in modo abbastanza semplice e anche senza costi. Dovrà ricorrere a consulenze supplementari, in funzione delle sue dimensioni e complessità di lavoro, solo ove ricorra qualcuno dei casi predetti.

Per il resto, è sufficiente che l’agenzia sia dotata di un sistema software gestionale in cloud, moderno e conforme ai requisiti cogenti, ospitato in una server farm nota e certificata, possibilmente italiana, sui quali avvengano l’archiviazione, l’elaborazione e la conservazione a norma dei dati. La società del sistema software e la società della server farm acquisiscono in tal modo il ruolo di responsabili del trattamento e risolvono la gran parte del problema anche per l’agenzia. Così è infatti strutturato il Sistema ©ADVMANAGER. Resta solo l’aspetto dell’informativa per i dipendenti e i collaboratori, ma questo è normalmente un servizio base prestato dal consulente del lavoro.

Come riportano fonti di stampa, inoltre, “il Gdpr non è l’unico appuntamento che aspetta le agenzie di viaggi, poiché in agenda ci sono anche il Pci-Dss richiesto dalla Iata per l’emissione di biglietteria aerea tramite carta di credito, la direttiva pacchetti, le nuove regole sulla vendita di assicurazioni, la fattura elettronica. Una serie di cambiamenti che, nel giro di pochi mesi, modificheranno radicalmente il modo di lavorare delle agenzie di viaggi e non solo”.

È tutto vero e condivisibile, ma qui entra in ballo il concetto di sistema di digitalizzazione totale quale ©ADVMANAGER in effetti è per essere stato fin dall’origine così pensato e costruito. Il nostro Uomo Vitruviano, il Robot aziendale che assiste l’imprenditore in agenzia, tutto mette sotto controllo e tutto risolve. Chiederemo al collega Nicola Savino, già relatore al nostro 1° Convegno del 6 marzo 2017 alla Bocconi, di raccontarci nelle prossime newsletter i dettagli di queste “funzionalità totali” che fanno sì che l’agente di viaggi di altro non si debba preoccupare che di vendere viaggi.

Enrico Scotti, founder F. Scotti & Partners & ADVManager
Marco Motta, Studio Motta Dottori Commercialisti

La Newsletter del Centro Studi ©TURISMO2000, 25 maggio 2018, n. 25
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