Gay Friendly Italy, se l’incoming è Lgbt

19 Aprile 05:49 2019 Stampa questo articolo

Parla sia l’italiano che l’inglese, ed è tutta dedicata al turismo Lgbt. È la piattaforma Gay Friendly Italy, prodotta da Gay.it (il cui editore è Com.Ma) e dedicata all’incoming, che a metà 2018 ha tagliato il traguardo delle 30mila visite. Dentro c’è di tutto, tra itinerari, strutture (geolocalizzate), guide alle principali città e testimonial.

Tre i livelli di adesione per poter accedere al circuito Gfi: member, friend o soluzione su misura.

PERCHE L’ITALIA. Gay Friendly Italy definisce il nostro Paese un “love brand con un enorme potenziale nel mondo”. Qui si intrecciano perfettamente offerta artistica, culturale e naturale, rendendo l’Italia una delle mete più desiderate anche dal target Lgbt europeo.

“Ma a mancare è la comunicazione da parte di strutture e attività gay friendly. Economisti ed esperti concordano: il turismo Lgbt va spinto, perché può essere un’enorme opportunità di crescita per il nostro Paese”, conclude Gfi.

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