Garibaldi Hotels a Rimini per presentare l’inverno in Trentino

Garibaldi Hotels a Rimini per presentare l’inverno in Trentino
13 Ottobre 07:00 2020 Stampa questo articolo

L’estate 2020 sarà ricordata da tutto il mondo del turismo come una stagione anomala, ridotta nella stagionalità, complicata e incerta. Vi è ancora molta incertezza per l’inverno ma Garibaldi Hotels si prepara alla prossima stagione in Trentino dove è operativa con 3 strutture e sarà presente al Ttg di Rimini per presentare le novità.

«Puntiamo sull’Hotel Monzoni dove è in corso una importante ristrutturazione che dovrebbe terminare nella prossima primavera – dichiara Fabrizio Prete, direttore generale di Garibaldi Hotels – Già quest’estate l’albergo si è presentato con un look completamente nuovo per tutte le camere, rifatte con stile moderno e un concept ispirato ai colori e alla natura delle Dolomiti nella scelta degli arredi e dei materiali utilizzati. Una ristrutturazione totale che abbiamo deciso di dilazionare nel tempo per non creare disagi alla clientela. Siamo molto contenti dei primi risultati che hanno conferito una nuova personalità al primo hotel di proprietà e dei feedback positivi ricevuti già questa estate».

Intanto, in un momento di difficoltà un segnale positivo arriva da Garibaldi Hotels che trae le somme dalla stagione appena conclusa. «Nonostante la grande sofferenza del turismo il mese di agosto ha retto bene portando uno spiraglio positivo in Puglia e Sicilia, che hanno registrato le migliori performance sul prodotto mare con il sold out nelle settimane centrali di agosto e un tasso di occupazione superiore al 90% per tutto il mese – commenta il dg –  Anche sul fronte montagna con il Trentino abbiamo registrato risultati positivi oltre le aspettative con un +7% rispetto al 2019, numeri che ci fanno ben sperare per l’inverno».

A giugno il gruppo alberghiero ha riaperto le porte di 7 strutture su 12, una scelta dettata dall’esigenza di garantire la continuità operativa e in totale sicurezza per i lavoratori e clienti e al tempo stesso di essere sostenibili con scelte oculate.

«Abbiamo lavorato con l’ Hotel Monzoni e Piaz in Trentino, Avalon Sikani Resort in Sicilia, 19 Resort, Campoverde Village e Albergo Diffuso Dimora Sant’Anna in Puglia, hotel San Giusto a Roma – aggiunge Prete – Quest’ultimo, come tutti i city hotel, è quello che più ha risentito della mancanza del turismo internazionale e del business travel. Ci auguriamo che il comparto del business travel possa ripartire in autunno per salvaguardare le città, estremamente penalizzate, e un intero settore compromesso».

Tirando le somme, una stagione caratterizzata dal turismo domestico e di prossimità, supportato soprattutto dal bonus vacanze. «Questo strumento ha permesso le vacanze a molte famiglie italiane con un reddito medio-basso che hanno favorito il turismo di prossimità con weekend fuori o mini vacanze ma si è rivelato insufficiente per il settore – conclude – Basti pensare che il governo aveva stanziato per il bonus vacanze circa 2 miliardi e mezzo di euro ma appena il 10% di questi fondi è stato utilizzato. Auspichiamo pertanto che le risorse rimaste inutilizzate vengano indirizzate quanto prima verso soluzioni più efficaci, immediate e concrete per supportare le aziende turistiche».

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