Garavaglia incontra il turismo organizzato: le priorità in agenda

Garavaglia incontra il turismo organizzato: le priorità in agenda
24 Marzo 11:24 2021 Stampa questo articolo

Decreto Sostegni? Così non va. Le associazione del turismo organizzato – Aidit, Assoviaggi, Astoi, Fiavet e Fto – hanno incontrato il ministro del turismo Massimo Garavaglia a seguito del varo del dl a Palazzo Chigi.

Quella espressa anche dalle sigle del travel “insoddisfazione per l’inadeguatezza delle misure previste” dal provvedimento, si legge in una nota congiunta, da cui si evince la più pressante tra le richieste: “Un intervento urgente che garantisca doverosi e proporzionali sostegni alle imprese che hanno subito più di tutte, sia le conseguenze della pandemia, sia gli effetti collaterali delle chiusure e delle restrizioni adottate”.

TUTTI I TEMI IN BALLO. Da Garavaglia, però, sono arrivate nel frattempo rassicurazioni “sulla celerità delle attività necessarie per terminare i pagamenti dei contributi approvati e assegnati dal decreto Mibact, tra cui lo sblocco delle risorse da parte del Mef, la notifica alla Commissione europea per adeguare la soglia del temporary framework a 1,8 milioni di euro e l’autorizzazione per i contributi ex art. 107 2.b”.

Inoltre, fanno sapere le associazioni, il ministro ha confermato che “si sta lavorando su un nuovo decreto ministeriale per utilizzare i residui 230 milioni di euro, non ancora assegnati, al fine di dare una prima e tempestiva risposta al tema della copertura delle perdite subite da agosto 2020 in poi, con criteri più equi, che tengano conto delle imprese turistiche escluse dai ristori, tra cui quelle di nuova apertura, e del mix di fatturato intermediazione/organizzazione”.

Tra i temi posti all’attenzione di Garavaglia anche quello della necessità di ristori anche “per le ingenti perdite che le imprese stanno registrando nel 2021”, oltre alla questione della prossima scadenza dei voucher, in merito alla quale il ministro si è detto intenzionato a trovare una soluzione.

Le sigle del turismo organizzato hanno anche ribadito l’esigenza di favorire e agevolare la ripartenza dei viaggi in sicurezza. Dopo l’apertura da parte del Viminale che autorizza – anche nelle zone rosse e arancioni – gli spostamenti verso il luogo di partenza (in particolare porti o aeroporti) per raggiungere i Paesi esteri aperti e fruibili per turismo, la priorità è ora “ampliare la lista dei Paesi consentiti individuando ulteriori mete turistiche extra Schengen (elenco D). Un punto cruciale, questo, su cui Garavaglia si è impegnato a coinvolgere sin da subito gli altri ministri competenti.

Infine, le associazioni hanno evidenziato la necessità di provvedimenti non trasversali e generici, ma mirati e dedicati al turismo.

QUESTIONE ESCLUSI E BONUS VACANZE. Ha incontrato il ministro leghista anche Maavi, la sigla di rappresentanza delle agenzie di viaggi che ha di recente aderito a Conflavoro Pmi. “L’incontro è avvenuto in un clima di grande collaborazione, con la netta sensazione di aver avuto una considerazione specifica di categoria”, sottolinea in una nota l’associazione che fa capo a Enrica Montanucci.

Anche Maavi ribadisce come, tra gli argomenti trattati, ci siano stati alcune tra le priorità del comparto: l’erogazione delle seconde tranche del fondo turismo, l’impiego dei restanti 228 milioni, attenzione alle nuove aperture e agli esclusi dai bandi, che non hanno ancora preso nulla: “Nella redistribuzione – è precisato – verrà dato loro modo di riprendere l’intero periodo”. In ballo anche l’esonero dalle tasse, la revisione del Bonus Vacanza, la copertura dello Stato dei voucher in scadenza, l’apertura di corridoi turistici.

Più in generale, e al di là delle priorità imposte dalla pandemia, è stato proposto al neo ministero del Turismo, tra l’altro la creazione di un Albo e l’uniformazione delle leggi regionali sull’abusivismo portandole in un quadro nazionale.

Maavi ha, infine, richiesto la presenza permanente ai tavoli istituzionali “a tutela delle agenzie di viaggi”, affinché – conclude la nota – “gli interessi di noi piccoli imprenditori non siano da meno rispetto a quelli dei grandi”.

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