Frontiere aperte in Centroamerica: le regole per viaggiare

Frontiere aperte in Centroamerica: le regole per viaggiare
30 Novembre 10:14 2020 Stampa questo articolo

I paesi dell’America Centrale e della Repubblica Dominicana hanno progressivamente aperto le loro frontiere per iniziare a ricevere i turisti internazionali: così Cata (Central American Tourism Agency) ha diramato una nota con tutte le info utili per viaggiare nei Paesi che rappresenta. Al fine di tutelare i viaggiatori e contenere il diffondersi della pandemia, ogni Paese ha messo in atto, infatti, una serie di normative ma anche di aiuti al viaggiatore per garantire le migliori condizioni di sicurezza.

Dall’assistenza sanitaria gratuita in Repubblica Dominicana al monitoraggio della salute dei viaggiatori tramite app e telefono di Belize, Nicaragua e El Salvador, alle novità sulla quarantena e sull’ingresso in Guatemala, Costa Rica, Honduras e Panama.

BELIZE. Oltre la compilazione di un modulo con i propri dati prima dell’arrivo nel Paese, requisito principale per entrare in Belize è il download dell’applicazione Belize Health, che associa ogni viaggiatore ad un Qr code, inviato allo stesso appena dopo la registrazione. Attraverso questo codice, il viaggiatore sarà monitorato durante tutto il suo soggiorno nel paese. Si richiede l’esecuzione di un tampone o test molecolare massimo 72 ore prima del volo. Se non viene fornita la dichiarazione dell’esecuzione del test, si sarà sottoposti a un test rapido e in caso di esito positivo il turista sarà alloggiato in uno degli hotel con attestato di sicurezza “Gold Standard” per un periodo di quarantena obbligatoria di 14 giorni.

GUATEMALA. Per entrare in Guatemala è assolutamente necessario presentare un test con esito negativo effettuato non più di 72 ore prima di arrivare nel Paese. In caso contrario, il viaggiatore dovrà essere sottoposto a una quarantena di 14 giorni e sarà monitorato dal ministero della Salute del Paese.

COSTA RICA. Dal 26 ottobre, per l’ingresso in Costa Rica non è più richiesto più ai turisti internazionali di fornire un test negativo. Per entrare nel Paese è necessario compilare un modulo epidemiologico digitale denominato Health Pass, disponibile entro 48 ore prima del volo. È inoltre obbligatorio esibire un’assicurazione sanitaria nazionale o internazionale che copra l’alloggio per eventuali spese di quarantena e sanitarie in caso di contrazione del virus.

HONDURAS. L’ingresso in Honduras è consentito solo previa esibizione dell’esito negativo del tampone, effettuato meno 72 ore prima dell’imbarco.

NICARAGUA. L’unico requisito per l’ingresso in Nicaragua è la presentazione di un test con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’arrivo nel Paese. Questo periodo viene esteso a 96 ore per i turisti provenienti da Asia, Oceania e Africa. Inoltre, la salute dei visitatori sarà monitorata durante e dopo il soggiorno dal personale sanitario nicaraguense, che procederà ad un follow-up telefonico con ogni viaggiatore.

EL SALVADOR. Requisito fondamentale per l’ingresso in El Salvador è la presentazione di un test con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’arrivo nel Paese. Per i turisti che durante il loro soggiorno in El Salvador sospettino di aver contratto il virus è stato messo a disposizione il numero telefonico di emergenza e assistenza 132.

PANAMA. L’ingresso in Honduras è consentito solo previa esibizione dell’esito negativo del tampone, effettuato nelle 48 ore precedenti all’imbarco. È inoltre essenziale firmare una autodichiarazione, con cui ogni viaggiatore si impegna a rispettare le misure e i protocolli sanitari di Panama e ad accettare di essere monitorato dal ministero della Salute attraverso un’applicazione mobile. Se il tampone è stato effettuato più di 48 ore prima dell’ingresso a Panama, il viaggiatore è obbligato a sottoporsi a un test rapido a pagamento direttamente in aeroporto. In caso di risultato positivo, sarà obbligatoria la quarantena presso un ospedale del luogo.

REPUBBLICA DOMINICANA. Per l’ingresso in Repubblica Dominicana non è richiesta la presentazione di alcun test o tampone, ma vengono effettuati test casuali sui viaggiatori che transitano per l’aeroporto. D’altra parte, è essenziale firmare la Tessera Sanitaria del Viaggiatore, un’autodichiarazione con cui il turista afferma di non aver avuto alcun sintomo nelle 72 ore precedenti all’arrivo nel Paese e con la quale si impegna a fornire la propria posizione in ogni momento. Fino al 31 dicembre, i viaggiatori potranno inoltre usufruire di una copertura medica gratuita in caso di contagio o di esposizione al coronavirus interamente a carico del governo della Repubblica Dominicana.

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