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Friuli Venezia Giulia Expert/3, alla scoperta degli itinerari d’arte

Friuli Venezia Giulia Expert/3, alla scoperta degli itinerari d’arte
17 Novembre 07:00 2020 Stampa questo articolo
È un poker quello dei capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia, che vanno a comporre un itinerario all’insegna dell’arte da scoprire in ogni stagione. Si parte da Pordenone, la città dipinta. Così definita perché è un vero e proprio museo a cielo aperto che si riflette sulle facciate dei palazzi che la decorano.

Passeggiando per la città, è possibile notare numerose case affrescate con colori vivaci e simboli che rappresentano la classe nobiliare della città. A spiccare per fama è il Palazzo De Rubeis, con la facciata ricoperta da tappezzeria a motivi geometrici. Pordenone ha dato i natali al grande pittore del Rinascimento Giovanni Antonio de Sacchis, noto come “il Pordenone”, i cui capolavori sono visibili nel Duomo di San Marco e nel Museo civico d’Arte di Palazzo Ricchieri. 

Soprannominata la Venezia sulla terraferma, Udine è la città delle librerie e delle osterie: è popolare e raffinata, conviviale e colta. È conosciuta anche come la Città del Tiepolo: i capolavori del pittore Giambattista Tiepolo sono custoditi nel Duomo e nel Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo.

Città di frontiera al centro dell’Europa, con un piede in Italia e uno in Slovenia dove da sempre si incrociano le storie di friulani e sloveni, Gorizia sfugge alle rotte turistiche più tradizionali. Piazza Transalpina, fino a pochi anni fa era il simbolo di una città di confine e il muro che la attraversava divideva Gorizia in due anime: oggi è una topografia della memoria, un ricordo indelebile ma anche il simbolo di una rinnovata unità. Non a caso, assieme a Nova Gorica, è candidata come Capitale Europea della Cultura 2025. 

Castello di Miramare, Trieste – ph. Marco Milani

Infine Trieste, la città più internazionale della regione. Dal molo Audace alla vecchia Lanterna, è un susseguirsi di vele, vetrine di antiquari, botteghe e palazzi. Guardando verso l’Adriatico, si scorge il bianco profilo di Miramare, il castello di Massimiliano e Carlotta d’Asburgo. Imperdibile anche il Castello di Duino, a precipizio sul golfo di Trieste. Indimenticabile è piazza Unità d’Italia, la più grande d’Europa affacciata sul mare.

SITI PATRIMONIO UNESCO. Il Friuli Venezia Giulia vanta inoltre cinque siti Patrimonio dell’Umanità: Aquileia, Cividale del Friuli, Palmanova, Palù di Livenza e le Dolomiti Friulane. Aquileia custodisce fortune, fasti e decadenza dell’Impero romano; Cividale del Friuli ripercorre la storia dei Longobardi, il misterioso popolo arrivato dal Nord. Una stella perfetta è l’architettura di Palmanova, la fortezza voluta dalla Repubblica di Venezia. Un salto nella preistoria, invece, con Palù di Livenza, sede di un insediamento databile al Neolitico. Infine, c’è il patrimonio naturalistico delle Dolomiti Friulane. 

Dal foro romano alla necropoli, dalle lussuose abitazioni private con pavimenti mosaicati alle imponenti strutture dell’antico porto fluviale, Aquileia può essere considerata uno dei più importanti siti archeologici del Nord Italia. Recentemente aperta al pubblico la Domus detta di Tito Macro, un’abitazione del II-III secolo d.C. che regala l’impressione di passeggiare in una vera dimora romana. 

Gorizia, Chiesta di San Ignazio – ph. Luigi Vitale

Progettata e costruita dalla Serenissima Repubblica di Venezia per difendere i confini regionali dalle minacce straniere, Palmanova rappresenta uno dei più riusciti capolavori dell’architettura militare veneziana con la pianta a stella che si compone di baluardi (o bastioni), cortine, falsebraghe e rivellini.

Il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Cristiano, il Tempietto longobardo e l’Ipogeo Celtico sono i luoghi di Cividale del Friuli attraverso cui trovare traccia dei Longobardi. Nelle valli del Natisone, a pochi chilometri da Cividale, c’è la Grotta d’Antro. Luogo di culto già dall’VIII secolo, ospita al suo interno una chiesa scavata nella roccia e un altare ligneo.  Palù di Livenza, tra i Comuni di Caneva e Polcenigo, è un importantissimo insediamento palafitticolo i cui reperti sono conservati al Museo Archeologico di Torre di Pordenone. 

PromoTurismoFVG organizza, durante tutto l’anno, visite guidate a partenza fissa, dedicate ai turisti individuali o ai piccoli gruppi non organizzati.

Valvasone – ph. Elio e Stefano Ciol

BORGHI. In Friuli Venezia Giulia ci sono ben 30 località inserite nei circuiti nazionali dedicati ai borghi più caratteristici e ben conservati: 13 Borghi più Belli d’Italia (Venzone, Gradisca d’Isonzo, Clauiano, Palmanova, Strassoldo, Valvasone-Arzene, Cordovado, Sesto al Reghena, Polcenigo, Toppo, Poffabro, Fagagna, Sappada); 7 Bandiera Arancione – Touring Club (San Vito al Tagliamento, Maniago, Barcis, Andreis, Frisanco, Sappada, Cividale del Friuli); 6 Borghi Autentici (Forni di Sotto, Sauris, Lauco, Ravascletto, Sutrio, Raveo) e 4 Borghi Marinari (Marano Lagunare, Grado, Duino e Muggia).

Visitandoli si può percorrere un viaggio attraverso tutta la regione, coglierne l’essenza e percepire le diversità che caratterizzano ogni singola zona.

“QUESTA LEZIONE FA PARTE DEL CORSO DI FORMAZIONE “FRIULI VENEZIA GIULIA EXPERT”

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L'Autore

Antonella Caporaso
Antonella Caporaso

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