Franceschini: «Treni storici e cammini tra gli investimenti del Recovery»

Franceschini: «Treni storici e cammini tra gli investimenti del Recovery»
29 Aprile 10:47 2021 Stampa questo articolo

Oltre 6,7 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno destinati a incrementare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico dell’Italia attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali. In aggiunta, 1,460 miliardi di euro del Fondo Complementare per i progetti del “Piano strategico Grandi attrattori culturali”, finalizzati al finanziamento di 14 interventi strategici per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale.

«La cultura guiderà la ripartenza del Paese – ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini – Il potenziamento delle linee ferroviarie storiche, dei cammini e degli itinerari culturali sarà fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione in chiave culturale delle aree interne».

Tra gli aspetti centrali del “Piano grandi attrattori culturali”, la promozione delle ferrovie storiche e di alcuni tra i più importanti cammini e itinerari storici e culturali.

Tra gli interventi per potenziare il viaggio in treno lungo linee storiche, il completamento della riqualificazione e manutenzione straordinaria delle sedi dei musei ferroviari di Trieste-Campo Marzio; della Cabina Ace di Roma Termini e del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, sede di uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa.

Nel dettaglio, vengono inoltre finanziati interventi di recupero di siti destinati al rimessaggio e alla manutenzione degli oltre 600 km di linee ferroviarie del progetto Binari senza tempo – realizzato tra il 2014 e il 2018 dalla Fondazione Fs – per incrementare una nuova forma di turismo ferroviario. Con i treni storici si possono raggiungere mete del Belpaese meno conosciute, alla scoperta di arte, paesaggi ed enogastronomia.

Sono dieci i percorsi che attraversano aree ancora poco avvezze al grande turismo: dalla Transiberiana d’Italia che attraversa i boschi del Parco Nazionale della Majella e gli altipiani d’Abruzzo, per un lungo tratto oltre i mille metri di altitudine, alla Ferrovia della Val d’Orcia che attraversa un tratto della Toscana che dal 2004 è Patrimonio Unesco, dalla Ferrovia dei Templi fra Agrigento e Porto Empedocle che accede alla Valle dei Templi, al percorso della Ferrovia dell’Irpinia fra Avellino e Rocchetta, un viaggio nel verde lungo 118 km che parte da Benevento ed Avellino, e arriva nel cuore dell’Irpinia, fino alla Ferrovia del Monferrato fra Asti, Castagnole delle Lanze e Nizza Monferrato, che a bordo dei treni storici conduce, tra le altre, a Canelli e Nizza Monferrato, capitale della Barbera.

I treni storici sono composti da locomotive a vapore, diesel o elettriche d’epoca al traino di carrozze di varie epoche storiche, e da automotrici in livrea originale. Su tutti gli itinerari, inoltre in composizione al treno c’è un bagagliaio adibito al trasporto gratuito di biciclette, per consentire il trasporto intermodale, sempre in una modalità lenta e sostenibile.

Sul tema dei cammini e degli itinerari storici e culturali, l’intervento del Piano si pone in continuità con altri progetti già finanziati dal MiC che vengono con l’occasione rafforzati. Aumentano i fondi per il progetto Appia Regina Viarum, per i Cammini religiosi di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica e sulla Via Francigena. Previste infine analisi storiche e agiografiche sul Cammino di S. Pietro, in vista della pianificazione degli prossimi eventi del Giubileo 2025.

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