Franceschini lascia il Mibact: discorso ai dipendenti

14 Maggio 10:22 2018 Stampa questo articolo

Termina l’era Franceschini al Mibact. Un mandato che non si chiude in silenzio, ma con un discorso ai dipendenti del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. «Qui mi sono divertito come un matto, non avevo mai fatto un’esperienza simile», ha detto Dario Franceschini nel suo saluto nella Sala Spadolini del Collegio Romano.

«Non siamo sempre stati d’accordo su tutto – ha aggiunto rivolgendosi in particolare ai dirigenti – ma questa è una cosa normale. Complessivamente, però, abbiamo avviato tanti cambiamenti, dalla riforma del ministero alla legge sul cinema, dall’Art bonus alla legge sullo spettacolo dal vivo. Un processo riformatore di questo tipo può contenere scelte giuste e scelte sbagliate, ma mi sembra che, comunque, sia stata recuperata una centralità della Cultura».

Franceschini, che ha guidato il dicastero per oltre 4 anni, ha poi ricordato il suo incontro con l’ex presidente Usa, Barack Obama: «Quando mi ha visto ha fatto un urlo ai suoi collaboratori dicendo che ero il ministro dei Beni culturali dell’Italia, facendo capire che era un ruolo estremamente importante. Aveva davvero ragione, perché è cosi’. Condurre questo ministero in Italia è unico al mondo».

Franceschini ha, infine, affermato: «Non so chi verrà dopo di me, ma vi chiedo di mettervi a sua disposizione con lo stesso spirito di squadra che avete avuto con me. La democrazia è così: c’è chi vince e chi perde le elezioni, ma l’Italia resta l’Italia».

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