Franceschini accelera sul piano quinquennale e difende il Bonus Vacanze

10 Settembre 11:23 2020 Stampa questo articolo

Il nuovo piano quinquennale per il turismo sarà anticipato e presentato prima del 2022, data di scadenza dell’attuale piano triennale. Lo ha annunciato il ministro Mibact, Dario Franceschini, che con toni decisi ma preoccupati ha svolto la sua audizione alla X Commissione Industria del Senato, replicando anche al presunto fallimento del Bonus Vacanze, denunciato dal senatore Daniela Santanchè.

«Vorrei capire perché è un flop e rispetto a cosa – ha infatti dichiarato Franceschini – L’unico elemento di confronto potremmo averlo più avanti nel tempo, a settembre e ottobre, rispetto alle coperture previste. Abbiamo dato la possibilità a milioni di famiglie con redditi medi e bassi di fare qualche giorno di vacanza e immesso liquidità nel settore alberghiero. Nessuno degli albergatori si è lamentato di questo aspetto. Certo non è sufficiente, ma, di fronte a una crisi epocale, è chiaro che le misure pubbliche possono aiutare a attraversare il deserto ma non possono certo far tornare le imprese ai fatturati precedenti alla crisi».

E circa l’accusa di non aver pensato ad erogare aiuti più concreti al settore turistico, il ministro ha replicato:«È mia volontà chiedere che qualora a fine anno si verificassero risparmi sulla copertura prevista per il Bonus Vacanze, quelle risorse rimangano nel settore ricettivo – ha poi aggiunto spiegando che – al momento, rispetto alla copertura, siamo a un terzo della spesa già ritirata con i bonus vacanze dagli aventi diritto. Il dato epidemiologico condiziona i comportamenti individuali e, se i risultati di settembre indurranno preoccupazione, potrebbe esserci un rallentamento dell’ipotesi di andare a farsi un weekend fuori».

Sulle prospettive future, Franceschini si è espresso in toni molto espliciti ed ovviamente preoccupati dichiarando che «purtroppo le previsioni dell’Agenzia nazionale per il turismo dicono che si tornerà ai livelli precedenti alla pandemia nel 2023, quando è prevista una leggera crescita. Speriamo che si verifichino le condizioni per accelerare il ritorno a questi numeri».

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Andrea Lovelock
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