Formula Alto Adige: “Test gratis ai turisti e strutture Covid-free”

by Redazione | 27 Maggio 2020 11:16

«Vorremmo offrire test gratuiti a tutti i turisti che vengono in Alto Adige. Soprattutto prevediamo per gli alberghi una Covid-free area dove si entra solo se si è testati. La nostra sarà un’offerta, non un obbligo». A dichiararlo è Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano.

Così la città dell’Alto Adige, prima italiana ad aver riaperto dopo oltre 2 mesi di lockdown, non si fa certo trovare impreparata alla Fase 2. Già premiata dalla posizione geografica che offre infinite possibilità di relax e vita attiva all’aria aperta per gli ampi spazi verdi a disposizione e l’aria pulita di montagna, la “Porta delle Dolomiti” ospita strutture ricettive che hanno applicato i protocolli governativi per garantire ai turisti la massima sicurezza. Ecco qualche esempio.

«Grazie agli ampi spazi e al numero contenuto di camere siamo in grado di garantire sicurezza ed igiene ai nostri collaboratori e agli ospiti, senza trascurare il nostro stile unico e personale – racconta Monika, hotel manager dell’Hotel Greif, struttura collocata nella centralissima piazza Wather – Chi lo desidera potrà consumare la prima colazione nella privacy della propria camera senza costi aggiuntivi di room service. La sera si potrà cenare sulla terrazza del bar Grifoncino o utilizzare ancora il servizio in camera gratuito».

Una flessibilità che sta iniziando a premiare molte strutture se si guarda al numero di prenotazioni già registrate per la prossima estate. 

«Anche prima dell’attuale situazione la nostra policy prevedeva la cancellazione gratuita fino a 3 giorni dall’arrivo, adesso cercheremo di essere ancora più flessibili qualora i 3 giorni dovessero essere superati – confermano dal Parkhotel Laurin, storico hotel nel cuore della città – All’arrivo ogni ospite trova in camera un piccolo set di cortesia contenente una mascherina monouso e un flaconcino di gel disinfettante per le mani. Ogni camera viene igienizzata con vapore a 240° gradi prima di far soggiornare l’ospite successivo e a tutti viene data la possibilità di consumare la colazione nella privacy della propria camera, senza supplemento. I minibar nelle camere sono 100% altoatesini e viene utilizzato esclusivamente latte dell’Alto Adige, al bar come al ristorante dell’hotel».

Al Magdalenerhof, struttura nel verde fra tradizione e modernità con una cantina che risale al XIV secolo, la colazione viene servita in giardino. Così come all’Hotel Hanny, elegante struttura a conduzione famigliare circondata da vigneti e borghi antichi e punto di partenza ideale per passeggiate e uscite in bicicletta.

I masi in città si sono adeguati alla nuova realtà e hanno modificato alcune abitudini per poter accogliere in totale sicurezza chi ha scelto di trascorrere le prossime vacanze tra vigneti, castelli e rilassanti passeggiate sotto i portici e i caratteristici vicoli della città. «Qui intorno c’è spazio per tutti e il distanziamento sociale non è un problema – racconta Luis Walcher, proprietario dell’agriturismo di famiglia Urbanhof im Prantenbergergut, nel cuore di Bolzano – Mettiamo anche a disposizione una lista di ristoranti/negozi che offrono un servizio di consegna a domicilio per coloro che preferiscono la massima comodità».

Stesse attenzioni che si ritrovano all’Agriturismo Tollhof, sulla strada per San Genesio, a due passi dal centro cittadino. Anche qui, standard di igiene e pulizia raddoppiati (dalla sterilizzazione della biancheria alla disinfezione più frequente degli appartamenti e delle aree comuni, con gel dispenser a disposizione nella hall e in ogni appartamento), ingresso separato per ogni unità abitativa (6 è il numero massimo degli ospiti in tutto l’agriturismo), privacy assoluta e, volendo, nessun contatto (nemmeno coi padroni di casa) dal check in al check out. Inoltre, l’immenso prato con lettini e sdraio (disinfettati ad ogni cambio d’ospite) offre numerosi angoli isolati per un relax in completa tranquillità. 

Anche le cantine che organizzano degustazioni dei vini altoatesini si sono adeguate alle norme di sicurezza previste dal decreto per continuare ad offrire experience di qualità. Ambienti igienizzati, piccoli gruppi, divisori in plexiglass sui tavoli per degustare in tutta serenità le eccellenti bottiglie di Santa Maddalena, Lagrein, Merlot, Chardonnay.

Esempi sono la cantina Rottensteiner, situata nel fondovalle alpino di Bolzano e circondata da un panorama di filari vitati e antichi masi, la Pfannenstielhof, da circa due secoli di proprietà della famiglia Pfeifer che nelle antiche cantine trasforma con passione i pregiati acini in vini di qualità e carattere, o ancora alla tenuta vinicola Schmid Oberrautner, una realtà in centro città che da ben 21 generazioni porta avanti una storia fondata su valori imprescindibili quali la maestria vinicola e l’ospitalità altoatesina.

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