Fiumicino sposa “Careport”, il modello green per gli aeroporti

28 Settembre 13:50 2021 Stampa questo articolo

Con la riduzione del 50% del consumo energetico per passeggero in 10 anni, con il recupero del 98% dei rifiuti prodotti in aeroporto e l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2030, l’aeroporto di Fiumicino sposa il modello di “careport”.

È il primo aeroporto al mondo a collocare un Sustainability-Linked Bond che consolida con la massima credibilità gli impegni assunti sul fronte della sostenibilità e in particolare nella lotta al cambiamento climatico, attraverso un collegamento diretto al costo del debito e un monitoraggio costante di certificatori indipendenti.

Tutte le aree di impegno di Aeroporti di Roma sulla sostenibilità sono state rilanciate in un convegno a Fiumicino con rappresentanti del governo, delle istituzioni e delle comunità locali nello storico Terminal 5, un tempo dedicato ai voli con gli Stati Uniti, e ora luogo simbolo per la sostenibilità sociale oltre che centro strategico per la sicurezza, prevenzione, accoglienza e solidarietà.

Il Terminal 5, infatti, è stato teatro della campagna umanitaria che ha permesso al governo italiano di gestire in totale sicurezza l’accoglienza di circa 5000 persone da Kabul, grazie a una task force coordinata dal ministero della Difesa e composta da rappresentanti del ministero degli Affari esteri, dell’Interno e della Salute. Essenziale l’apporto di Enac, della polizia di frontiera e dell’arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nonché il contributo del Dipartimento della Protezione civile, delle Regioni, della Croce Rossa Italiana e di numerose associazioni onlus.

«La Sostenibilità rappresenta un driver centrale di sviluppo della nostra strategia, pienamente integrata nel business del gruppo – ha spiegato l’amministratore delegato di AdR Marco Troncone – Stiamo rafforzando l’impegno, riconosciuto anche a livello internazionale, per trasformare la mobilità in Italia anticipando le sfide del futuro. In quest’ottica, abbiamo avviato un percorso per l’azzeramento delle emissioni di Co2 entro il 2030, in anticipo di almeno 20 anni rispetto ai target prefissati dal comparto a livello europeo. Nei prossimi anni la nostra sfida sarà continuare a implementare soluzioni innovative, sostenibili e realmente efficaci, catalizzando il contributo delle migliori eccellenze italiane in una logica di sistema, a beneficio del nostro territorio e del Paese».

Tra i temi portanti di questa sfida per la sostenibilità vi è l’economia circolare attraverso il recupero dei rifiuti e la riduzione della loro produzione e l’ottimizzazione delle attività di cantiere attraverso il riutilizzo dei materiali, e con il contestuale risparmio del consumo di acqua in aeroporto. Lo scalo di Fiumicino può vantare una raccolta differenziata dei rifiuti prodotti che lo scorso hanno raggiunto il 97%. Si tratta di un valore triplicato rispetto al 2012.

C’è poi l’impegno di AdR per il territorio e le comunità residenti: Per contribuire al benessere del territorio ed essere di supporto ai cittadini, è stato avviato da anni un piano su diversi fronti: dai progetti di bonifica e riqualificazione, allo sviluppo di una viabilità smart, sicura e sostenibile a servizio dell’aeroporto e della comunità di Fiumicino, dalla collaborazione costante con le istituzioni e le scuole locali per concepire insieme azioni concrete e fare la differenza, all’impegno nella lotta al cambiamento climatico. È stata bonificata e restituita alla comunità locale la spiaggia di Pesce Luna a Focene e c’è il progetto per realizzare una nuova pista ciclabile che collegherà l’aeroporto con la rete di piste ciclabili attualmente al servizio del centro abitato di Fiumicino.

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