Fiavet si schiera contro le restrizioni a bordo dei treni

Fiavet si schiera contro le restrizioni a bordo dei treni
05 Agosto 15:48 2020 Stampa questo articolo

La difesa della salute è uguale per tutti, in tutti i luoghi: in base a questa scontata considerazione la Fiavet prende una netta posizione rispetto alla decisione del governo di differenziare le modalità di restrizioni a bordo di aerei e treni, interrogandosi sul senso della diversità di trattamenti per la tutela dei passeggeri.

Con una nota l’associazione ricorda che “giovedì 6 agosto ci sarà un’importante riunione al Mit per discutere dell’entrata in Fase 3 per i treni ad Alta Velocità e Fiavet esprime fin da ora la sua decisa contrarietà al freno posto dal ministero della Salute”.

La presidente di Fiavet, Ivana Jelinic, è molto esplicita in merito all’ordinanza emanata dal ministro Roberto Speranza, nella quale sono state lasciate in vigore le regole di sicurezza applicate finora, confermando l’obbligo del distanziamento di almeno un metro, e impedendo, di fatto, l’avvio della Fase 3, con occupazione al 100% dei posti sui treni, stabilita precedentemente. Questo significa che i treni ad Alta Velocità sono tornati a rispettare la regola dei sedili alternati e non potranno occupare tutti i posti.

«Il ministro sostiene che non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione che vige nei luoghi chiusi, ma non capiamo perché questo distanziamento che è stato superato per chi viaggia in aereo, non sia superabile per chi viaggia in treno, soprattutto in un anno come questo, dove quasi nessuno potrà spostarsi fuori dall’Italia per rotte di lungo raggio – afferma la presidente di Fiavet – Si tratta di una infelice distinzione nei trasporti anche perché l’ordinanza ha creato moltissima confusione tra i passeggeri in partenza nel momento culmine dell’estate».

È bene ricordare che a tal proposito le società hanno mandato una mail ai passeggeri informandoli sul 50% dei posti da occupare a scacchiera, mentre molti treni sono stati soppressi perché si viaggia solo con convogli più lunghi, le stazioni si sono affollate ed è ripartito il teatrino delle riprenotazioni dei viaggi annullati e dei rimborsi.

L’osservazione della Fiavet è molto chiara: il principio deve essere unico se si tratta di salute: se è possibile viaggiare in aereo senza distanziamento sociale dovrebbe essere possibile farlo anche sui treni perché altrimenti questo tipo di discrepanze ingenera ancora più confusione e non se ne coglie il senso, soprattutto in un momento in cui il turismo è in uno stato di sofferenza non più tollerabile e riconosciuto dallo stesso Governo.

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