Fiavet, parte l’era Jelinic:
«Ricucirò gli strappi»

04 Giugno 15:15 2018 Stampa questo articolo

A sei anni il primo viaggio: dalla Croazia, dov’è nata, a Tavernelle in Umbria. A vent’anni l’idea di aprire, proprio lì – nella minuscola frazione di Panicale, tra i borghi più belli d’Italia – l’agenzia di viaggi Igei, acronimo delle iniziali del suo nome. E poi, sempre giovanissima, il matrimonio e l’arrivo della figlia Aurora, che oggi ha otto anni. Nell’era dei bamboccioni, quella di Ivana Jelinic, appena eletta presidente di Fiavet Nazionale fino al 2021, è una storia controcorrente. Corre veloce questa ragazza bionda, che a soli 34 anni ha preso il timone della più anziana e altisonante federazione di categoria delle agenzie di viaggi.

Ma non è una novellina Ivana, ha guidato Fiavet Umbria e nel passato triennio ha fatto da vice a Jacopo De Ria, il presidente uscente, prendendo in carico missioni come quella in Egitto. Poi nell’ultimo scorcio di mandato ha fronteggiato la competizione durissima dell’avversario Ernesto Mazzi, delegato ai trasporti e tra i più autorevoli esperti del settore. Ha vinto per due punti di scarto, diventando il primo presidente-donna dopo Cinzia Renzi. Una notizia esaltante per alcuni (o meglio alcune), una non-notizia per chi trova demodé le questioni di genere. Quello che piuttosto stuzzica è l’età, decisamente sotto la media, segno forse dei tempi che cambiano.

Ivana Jelenic viene a trovarci in redazione il giorno dopo il voto. Il telefono che squilla di continuo, il fiato corto di chi non si è ancora fermato (#1MINUTOINREDAZIONE CON IVANA JELINIC, GUARDA IL VIDEO).

Donna e under 40 a capo di Fiavet: cosa la spaventa?
«Non ho grandi timori. Piuttosto ho una gran voglia di fare. Nella mia vita le cose non mi sono mai capitate, le ho sempre scelte. E anche questa volta è stato così».

È partita da un’agenzia di provincia fino a diventare presidente nazionale delle adv. Lo avrebbe mai immaginato?
«Sin da ragazzina avevo uno spiccato senso della collettività, ero piuttosto battagliera. E il fatto di poter difendere, non solo la mia attività, ma un’intera categoria, mi riempie di orgoglio. Ho una formazione cattolica che mi fa interpretare questo percorso come una missione».

A un certo punto sembrava essersi creato uno strappo nell’associazione. È possibile ricucirlo?
«Spero di sì, voglio essere il presidente di tutti. E confido di inserire nella mia Giunta le figure più adatte in ciascun ambito».

Anche Mazzi ai trasporti?
«Non lo escludo. Ci siamo sentiti e siamo in ottimi rapporti».

C’è un’apertura da parte sua per la casa comune con Fto sotto il vessillo di Confcommercio?
«Questo argomento per ora non è una priorità. Fiavet, come sindacato, ha una mission ben precisa che è quella di difendere gli interessi delle agenzie di viaggi. Non voglio che si perda l’identità. Per questo non credo sia necessaria una vera e propria fusione. Piuttosto sono favorevole all’apertura di un dialogo e all’idea di presentarci compatti di fronte alle istituzioni sui temi che ci vedono d’accordo».

Le piace il nuovo governo?
«Il fatto che finalmente l’Italia abbia un esecutivo è di per sé una buona notizia. E comunque si tratta di un governo che è espressione del voto popolare. Se davvero il turismo venisse abbinato all’agricoltura, sarebbe una scelta sensata. Sono entrambi settori strategici che necessitano di risorse importanti».

Quali sono le sue priorità ora?
«Innanzitutto il riassetto organizzativo. E il monitoraggio delle questioni legate alle carte di credito. Attenzione sempre alta, poi, nella lotta all’abusivismo con l’annuncio di un protocollo d’intesa nazionale con le forze dell’ordine. Uno schema che potrà essere replicato a livello territoriale, sempre con il supporto di una comunicazione chiara».

La comunicazione, tasto dolente…
«Già. Bisognerà dare informazioni sempre più chiare agli associati. E comunque saper comunicare in modo “smart”, senza troppi fronzoli».

Cosa ne pensa della nuova associazione Aidit?
«Sono cresciuta con Giuseppe Cassarà. Sono legata a lui da un rapporto di stima. Ho in agenda una serie di incontri, anche con altre associazioni».

Prossimo appuntamento per Fiavet?
«Vorrei marciare a passo spedito convocando il primo Consiglio per fine giugno».

A proposito, come vanno i conti? E le adesioni?
«Posso dire che la bilancia è in attivo e che, a livello economico, siamo saldi. Sul fronte iscritti, continuiamo a guadagnare il 20%».

I numeri lasciano il tempo che trovano.
«È tutto vero, glielo garantisco».

Da L’Agenzia di Viaggi Magazine i migliori auguri di buon lavoro a Fiavet e al nuovo capitano Jelinic.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

Guarda altri articoli