Ferrari e le sfide del Convention Bureau Italia. Le interviste Vision 2020

Ferrari e le sfide del Convention Bureau Italia. Le interviste Vision 2020
13 Gennaio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Per il Convention Bureau Italia l’anno che verrà sarà davvero un punto di svolta, con impegni e sfide a tutto campo, dall’organizzazione di incontri operativi a sostegno degli associati a un pressing più convincente sugli interlocutori pubblici. Lo spiega il presidente, Carlotta Ferrari, nella quinta e ultima puntata di Vision 2020, le interviste di inizio anno su L’Agenzia di Viaggi Magazine (le altre puntate: Nardo Filippetti, presidente di Astoi, Giorgio Palmucci, presidente di Enit, Franco Gattinoni, presidente di Gattinoni Mondo di Vacanze, e Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario Mibact con delega al turismo, ndr).

Quali sono le principali novità del 2020?
«Innanzitutto la partecipazione alle attività rivolte al target estero, che nel corso degli anni sono cresciute e tra queste i 4 roadshow che si terranno in Uk, Usa, Francia e Germania. Sono in cantiere anche i preparativi per Italy at Hand 2020, che si terrà a Matera dal 10 al 12 dicembre 2020. Mentre una novità di rilievo del 2020 è il progetto Italian Knowledge Leader, che si svolgerà a Roma in primavera».

In cosa consisterà?
«Sarà un appuntamento di networking rivolto al mondo associativo e delle destinazioni italiane: l’obiettivo è coinvolgere gli esponenti di spicco italiani appartenenti ad associazioni internazionali per renderli consapevoli del loro valore anche nella meeting industry e sensibilizzarli a intraprendere il processo di candidatura dell’Italia, potendo contare sul supporto di un tessuto di operatori specializzati. Un progetto ambizioso, per il quale si deve fare sistema con destinazioni, istituzioni, associazioni di categoria. Tutti i principali stakeholder dell’industria verranno coinvolti».

Con il nuovo governo e il ritorno del Mibact, il 2020 impone un cambio di passo nelle interlocuzioni istituzionali?
«Per realizzare grandi obiettivi e dare il giusto valore al Mice in Italia è opportuno lavorare in sinergia con Stato e Regioni. La volontà di rendere le destinazioni attrattive per i più grandi congressi internazionali deve spingere le istituzioni a fare ordine, a riconoscere i Convention Bureau esistenti e a dare linee guida precise per quelli che nasceranno. I Cb sono il linguaggio universale dei congressi: come tutte le aziende hanno bisogno di stabilità, indipendentemente dall’azione della politica o da quella di bravi manager. In questo modo è possibile sostenere in maniera più strutturata le destinazioni per le candidature più prestigiose. Crediamo che non debba esistere competizione tra le Regioni e le destinazioni, avvertiamo il bisogno di sviluppare azioni sinergiche a livello nazionale, in modo che l’intero Paese possa giovarne in termini di prestigio e di innalzamento della qualità dell’offerta Mice».

Quali saranno i trend più significativi?
«È innegabile che il wedding sia un settore sempre più legato alla meeting industry: crediamo che il wedding si avvicini al Mice per la tipologia dell’evento, per l’indotto che ne risulta e per l’aumento del prestigio e della qualità dell’offerta della destinazione coinvolta. Nel 2018 Convention Bureau Italia ha pubblicato la ricerca “Destination Weddings in Italy” nella quale emergeva che sono moltissime le coppie straniere che scelgono le destinazioni italiane per il loro matrimonio, portando al Paese un fatturato annuo stimato superiore ai 500 milioni. Così nel 2019 abbiamo deciso di lanciare il progetto “Italy For Weddings”, che offre alle destinazioni italiane un’ampia gamma di servizi».

Ad esempio?
«Dalla ricerca personalizzata per conoscere i trend e le dimensioni del fenomeno Destination Wedding nel proprio territorio, alla partecipazione ad eventi nei mercati di principale interesse (Asia, Uk e Us) fino alla creazione di un dominio dedicato nel nostro portale “Italy for Weddings”, presto online, e una formazione specializzata con esperti del settore. PromoTurismoFvg e Convention Bureau Genova sono state le prime destinazioni ad aderire al progetto. Inoltre, a partire gennaio 2020, CbItalia si avvarrà del  know how di un’esperta del settore wedding».

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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