Federturismo presenta l’Archivio della Vacanza Italiana

22 Novembre 13:06 2019 Stampa questo articolo

La vacanza è anche storia e per un Paese come l’Italia che solo lo scorso anno ha registrato 62 milioni di arrivi, i clic d’epoca dei villeggianti che frequentavano le nostre spiagge e montagne, può diventare un veicolo promozionale di grande efficacia.

Almeno questo è l’auspicio di Federturismo e Artix che hanno presentato l’Archivio della Vacanza Italiana: un’operazione che recupera il grande e inesplorato giacimento culturale delle fotografie familiari, valorizza l’iconografia sociale d’impresa che ha visto nelle colonie e nel dopolavoro gli antesignani della moderna concezione di welfare aziendale, ricostruisce l’immaginario popolare alimentato da rotocalchi, cinema e musica, e realizza una grande rappresentazione iconografica del sistema dell’ospitalità e dei territori della destinazione Italia.

L’Archivio è un progetto di sistema con cui Federturismo intende chiamare a raccolta i player istituzionali, industriali e culturali del Paese, affinché siano partecipi e protagonisti della più grande operazione di storytelling del costume italiano mai fatta prima.

Lo strumento di dialogo dell’Archivio della Vacanza Italiana con gli italiani e con le imprese è la Call for Memory, azione social che invita a condividere le proprie immagini di vacanza, immagini che saranno rese liberamente fruibili per la consultazione online e che andranno ad alimentare la produzione di approfondimenti culturali con mostre itineranti, documentari e pubblicazioni tematiche.

Per Marina Lalli, vice presidente di Federturismo, «l’Archivio è un immenso patrimonio che va valorizzato e messo a frutto, uno spaccato di vita per riflettere sulla nostra storia e sulla strada fatta insieme, per andare oltre come imprese e come Paese».

Anche per Giorgio Palmucci, «l’Archivio sarà un viaggio-lampo, istantaneo dell’Italia turistica e la sua evoluzione anche nei suoi tratti essenziali e poco noti, fondamentali per la ricostruzione della storia personale e collettiva di ciascuno e per la salvaguardia dei territori. Uno strumento culturale attraverso cui si può scorgere anche l’evoluzione del carico emozionale che il viaggio porta con sé. L’Agenzia Nazionale del Turismo Italiana custodisce, dal canto suo, un proprio patrimonio e infatti ha attivato un progetto multimediale di digitalizzazione dei propri beni che stanno riaffiorando in una ricostruzione che culminerà nei festeggiamenti del Centenario Enit nel 2019».

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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