Federcongressi stila l’identikit dei Pco italiani

15 Giugno 16:39 2018 Stampa questo articolo

Le aziende italiane che organizzano congressi sono ben strutturate, investono in qualità e registrano un aumento del fatturato. Sono questi gli elementi che emergono dalla ricerca condotta da Federcongressi&eventi, che per la prima volta ha messo nero su bianco l’identikit di chi, nel nostro Paese, si occupa di organizzazione congressuale.

Analizzando e misurando il profilo (localizzazione, dimensione economica e strutturale, processi organizzativi, mercato di riferimenti, ecc.) e gli elementi base del bilancio (valore della produzione, costi di produzione, di personale, ecc.) delle aziende, emerge quindi che i Professional Congress Organizer (Pco) italiani appartengono a realtà con esperienza (oltre 10 anni di attività), sono concentrati nell’Italia settentrionale (56%), certificano i propri sistemi gestionali applicando processi di controllo di qualità Uni En Iso:9001 (79%), sono in prevalenza attivi sul mercato della convegnistica associativa tecnico scientifica e in quella sanitaria accreditata (il 79% è anche Provider Ecm) e, infine, sono alla ricerca di sbocchi su mercati nuovi (più della metà organizza congressi anche all’estero).

Ma non è tutto, perchè i dati rispecchiano fedelmente la distribuzione geografica degli eventi e dei congressi organizzati in Italia e rilevata dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi, il periodico studio di settore promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Aseri. Secondo la rilevazione, infatti, il Nord è l’area geografica che polarizza eventi e congressi (56,5%), il Centro ne ospita il 26% e il Sud e le Isole il 17,5%.

Analizzando i principali indici economici aziendali, i Pco godono di buona salute. Nel 2016 il fatturato è complessivamente aumentato di quasi il 30% rispetto all’anno precedente, e anche questo dato è supportato dall’andamento positivo del settore rilevato dall’Oice. In base alla rilevazione, nel 2016 il numero dei partecipanti e delle presenze agli eventi svolti in Italia è cresciuto rispettivamente dell’8,4% e del 21,5%, chiaro segnale della vitalità del comparto. La performance migliore, con un aumento del fatturato del 59%, è stata registrata dai top player, cioè da quel 13% dei Pco il cui fatturato medio supera i 10 milioni di euro. Buoni gli Ebitda medi annui, cioè gli indici di redditività, che vedono premiare le aziende di media dimensione, quelle posizionate tra i 5 e i 10 milioni di fatturato.

«Questa, che è la prima ricerca compiuta per indagare lo stato dell’arte e i trend del mercato congressuale italiano, è insieme allo studio effettuato sul mondo delle destination management company e all’Oice, una dimostrazione di quanto Federcongressi&eventi investa costantemente energie e risorse per fornire agli operatori dati fondamentali per confrontarsi e affinare le proprie strategie di marketing e sviluppo e, contemporaneamente, per presentare alle istituzioni e agli stakeholder analisi che, inquadrando il valore e lo spessore del settore, siano uno sprone per incentivarne lo sviluppo e la crescita», ha commentato la presidente di Federcongressi&eventi, Alessandra Albarelli.

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