Federcongressi invia al governo il protocollo di sicurezza per concorsi

Federcongressi invia al governo il protocollo di sicurezza per concorsi
13 Maggio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Inviato al governo il protocollo elaborato da Federcongressi&Eventi con le modalità operative per realizzare concorsi pubblici e privati in sicurezza biologica. È un passo concreto per far ripartire il sistema Paese riaprendo i concorsi pubblici e privati che, a causa dell’emergenza Covid-19, sono rimasti, di fatto, bloccati.

Prove selettive che, secondo le stime di Federcongressi, per il 2020 avrebbero dovuto garantire 150mila assunzioni solo per quanto riguarda la pubblica amministrazione. Veri e propri appuntamenti con il lavoro che coinvolgono milioni di candidati e consentono l’accesso alle professioni per avvocati, giornalisti, magistrati, funzionari pubblici, medici, operatori sanitari, giornalisti, docenti, addetti alla sicurezza nazionale e alla pubblica amministrazione.

L’obiettivo  dell’associazione nazionale della meeting industry è contrastare la crisi occupazionale amplificata dalla pandemia. Il documento di Federcongressi inviato al governo è stato denominato “Protocollo per la realizzazione e gestione delle procedure per il reclutamento del personale – Concorsi pubblici e privati”,  ed è stato redatto da un gruppo di lavoro di tecnici interdisciplinari dell’associazione che si sono interfacciati con i principali enti valutativi nazionali.

Le linee guida tracciano una serie di norme che consentono lo svolgimento delle prove anche per flussi massicci di candidati, come avviene per i concorsi pubblici nazionali che, a tutela della validità della selezione e dell’uguaglianza di trattamento, si svolgono in una sede unica.

«Oltre al protocollo per i concorsi – spiega Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&Eventi – la nostra associazione ha inviato al governo anche le linee guida per lo svolgimento di congressi ed eventi. È prioritario per la ripresa economica del Paese che la Fase 2 veda la ripartenza dell’intero settore degli eventi e dei congressi. Parliamo infatti di un comparto che genera 65,5 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno attraverso 569mila addetti. Fermare gli eventi significa fermare l’economia».

Tra le misure contenute nel protocollo, il “criterio di distanza droplet” aumentata di 1 metro per cui tra i candidati devono essere previsti non meno di 2 metri di distanza; i flussi e percorsi regolamentati in modalità di senso unico e sempre nel rispetto della distanza si sicurezza aumentata di 1 metro; l’obbligo di mascherine e guanti (forniti dall’organizzatore) per tutti i candidati in ogni fase della prova; l’applicazione di rigidi protocolli di disinfezione e sanificazione degli ambienti, degli arredi, delle aree di pertinenza dopo lo svolgimento di ogni singola prova; il monitoraggio della temperatura corporea dei candidati attraverso termoscanner; un adeguato servizio medico-sanitario all’interno dell’area concorsuale;  appositi locali pre triage idoneamente attrezzati per la valutazione da parte dello staff medico-sanitario dei soggetti isolati; rigorosa proporzione tra il numero di candidati e le dimensioni delle aule (in superficie e altezza); il rispetto di requisiti minimi delle sale, riferiti al livello di areazione, alla tipologia di pavimentazione, alle caratteristiche dei servizi igienici; il rispetto di requisiti logistici di accessibilità e funzionalità, compatibili con la sicurezza dell’area concorsuale (numero e disposizione ingressi; spazi per auto; locali adeguati per candidati con particolari esigenze (portatori di handicap, immunodepressi, etc…).

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