Federalberghi invoca più aiuti: “Hôtellerie perde 14 miliardi in un anno”

27 Novembre 10:26 2020 Stampa questo articolo

Con la certificazione del rilevamento Istat relativo al crollo del fatturato alberghiero – un calo del 52% da gennaio a settembre di quest’anno – il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca coglie l’occasione per rilanciare un grido d’allarme per un immediato intervento finanziario a favore del settore.

«Chiediamo che governo e Parlamento intervengano subito, per impedire una débâcle totale. La rilevazione Istat si ferma a settembre, ma purtroppo il crollo riguarda anche l’ultimo trimestre. Basti considerare che nel mese di ottobre alberghi e ristoranti hanno utilizzato 51 milioni di ore di cassa integrazione (pari a 295mila lavoratori sospesi), contro i 30,5 milioni di settembre. I provvedimenti restrittivi adottati ai primi di novembre ci hanno dato il colpo di grazia – sostiene Bocca – Non si salva nessuno: le città d’arte sono ferme da marzo, meeting, fiere e congressi sono vietati, chiusi i comprensori sciistici e gli stabilimenti termali, il business travel è completamente fermo».

Secondo il centro studi di Federalberghi, infatti, alla fine del 2020 il fatturato degli esercizi ricettivi italiani registrerà un calo complessivo del 56,7%, con una perdita di oltre 14 miliardi di euro. Bocca conclude ricordando che in questi giorni è in corso l’esame della manovra di bilancio e di tre decreti Ristori, ai quali se ne aggiungerà presto un quarto. «Le misure dedicate alle imprese e ai lavoratori del settore sono utili ma non sufficienti. È necessario potenziarne l’intensità ed ampliarne la durata, commisurando gli aiuti alla effettiva portata del danno subito», conclude il presidente di Federalberghi.

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