Federalberghi, il grido di Bocca a Palazzo Madama: «Settore devastato»

08 Maggio 09:04 2020 Stampa questo articolo

«L’impatto del Covid-19 sul sistema dell’ospitalità italiana è stato devastante». A ribadirlo è stato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in audizione alla Commissione X del Senato.

L’associazione ha rilevato a marzo un vero e proprio tracollo delle presenze negli esercizi ricettivi (-92,3% gli stranieri e -85,9% gli italiani). Ad aprile il mercato si è completamente fermato (-99,1% gli stranieri e -96,4% gli italiani).

Sempre nel mese aprile, il settore ha perso circa 106mila posti di lavoro, mentre gli stagionali a rischio per l’estate 2020 sono quasi 500mila. Una volta terminata la cassa integrazione, si prevedono conseguenze anche sui contratti a tempo indeterminato.

Guardando all’intero anno, Bocca prevede una perdita di oltre 305 milioni di presenze, con un calo di fatturato del settore ricettivo pari a quasi 17 miliardi di euro.

«Tutti gli imprenditori del settore – ha detto il presidente di Federalberghi – si stanno domandando come e quando potranno ripartire. Noi lottiamo con i denti perché vogliamo riaprire, ma potremo farlo solo se i provvedimenti in itinere, opportunamente modificati, e quelli che verranno, forniranno alle imprese il sostegno e le certezze necessarie. Le imprese, da sole, non possono farcela».

Tra le misure indicate come prioritarie: aiuti diretti per le imprese che hanno subito un calo di fatturato, tutele specifiche per chi è in affitto, interventi sulle imposte locali e nazionali, potenziamento ed accelerazione dell’erogazione del credito, proroga della cassa integrazione ed esonero dalla responsabilità per le imprese che applicano i protocolli anticontagio.

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