Fattura elettronica: niente proroga, ma più esoneri per le partite Iva

06 Novembre 12:56 2018 Stampa questo articolo

Non ci sarà nessuna proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica, previsto per il 1° gennaio 2019, ma viene stabilita una riduzione sostanziale del numero delle partite Iva interessate. La mancata proroga è anche dettata dal fatto che il governo Lega-5Stelle ha già messo a bilancio per il 2019 circa 2 miliardi di maggiori entrate legate proprio al nuovo adempimento.

Riguardo le partite Iva, inoltre, l’esonero per i contribuenti che rientreranno nel regime dei minimi/forfettari si allarga a chi ha un fatturato inferiore a 65 mila euro, cioè il 78% delle partite Iva, anche se non è detto che tutti coloro che ne hanno diritto presenteranno l’opzione per il regime agevolato.

In vista della messa a regime dei nuovi obblighi di e-fattura, i contribuenti potranno inoltre autorizzare con un semplice modulo il proprio intermediario ad accedere al portale «Fatture e corrispettivi» dell’amministrazione finanziaria e al «Cassetto fiscale». Nel primo caso potranno essere indicati fino a quattro soggetti e la delega durerà fino a due anni dalla data di sottoscrizione, mentre nel secondo caso gli intermediari potranno essere due, ma l’autorizzazione resterà operativa per quattro anni (salvo revoca anticipata).

L’Agenzia delle Entrate ha inoltre comunicato che sono già pronti anche i modelli per procedere all’attivazione delle deleghe: gli intermediari possono inviarli telematicamente in maniera massiva, ossia inserendo i dati di più clienti assistiti, a partire dallo scorso 5 novembre, oppure in maniera puntuale, dal prossimo 30 novembre, senza la necessità di recarsi presso gli uffici.

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Andrea Lovelock
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