Fattore Wonder, così Rccl riconquista le agenzie di viaggi

11 Maggio 11:01 2022 Stampa questo articolo

(DA BARCELLONA) Sedersi nel teatro dell’acqua della nave più grande del mondo e godere di un quadro vivente di Boccioni, con ballerine in corsa su scivolose fontane mutanti nella luce, mentre nuotatrici battono il ritmo sincronizzato gambe all’insù, indicando il prossimo tuffo da altezze inguardabili e rimbalzi di funamboli sospesi nel nulla: ecco cosa è Wonder, la Meraviglia.

Le navi della classe Oasis di Royal Caribbean sugellano un nuovo patto con il Mediterraneo per condurre nei porti la città del divertimento e dello stupore: Wonder of the Seas. Dopo il viaggio inaugurale in 4 marzo in Florida, questa “meraviglia del mare” è partita l’8 maggio da Barcellona e farà scalo a Palma di Maiorca, Marsiglia, La Spezia, Civitavecchia (anche porto di imbarco) e Napoli per tutta l’estate.

Nel 2023 ce ne sarà un’altra a lasciarci senza fiato, Icon of the Seas, la nuova più grande del mondo, per far si che Royal Caribbean possa ancora una volta sfidare se stessa.

Il divertimento è assicurato e si ripetono qui i simboli  più apprezzati delle Oasis, come il pesce di The Ultimate Abyss che inghiotte nello scivolo più alto del mare, la zipline all’altezza di 10 piani, la parete per  arrampicate. L’intrattenimento si svolge tra aria, ghiaccio, acqua, teatri e music hall. Più di 100 artisti sportivi  e tecnici si uniscono per dare vita a produzioni uniche.

Ci si chiede se questa meraviglia riuscirà a conquistare il cuore degli italiani. Per le Ben Bouldin che abbiamo incontrato a bordo sembra proprio di sì. Non sono state mai abbandonate durante al pandemia, come ci aveva spiegato il vice presidente Emea di Royal Caribbean Cruises, Ben Bouldin: «Abbiamo continuato a supportare le agenzie con programmi di formazione ed educational a bordo, siamo stati molto trasparenti nella comunicazione e abbiamo intensificato i nostri rapporti anche con i media trade. Attualmente siamo in ripresa graduale e in un paio di anni torneremo ai livelli del 2019».

Le adv confermano questo impegno consolidato dalla riapertura del commerciale dedicato all’Italia con Executive Cruises.

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Agenti di viaggi italiani a bordo di Wonder of the Seas

«Il cliente Royal Caribbean è un repeater molto attaccato al prodotto – ci dice Antonella Musi, titolare dell’agenzia Iceberg Travel di Pomezia – e ormai il target  di questo tipo di nave è sempre più giovane». Dunque il problema della lingua italiana assente a bordo non esiste per le nuove generazioni cresciute a pane e Netflix. Silvia Maddaloni, di Pavimondo Travel di Latina, ce lo conferma: «Ho richieste di gruppi di ragazzi per le navi Rccl che sono all’insegna del divertimento, ma anche adatte a famiglie con figli adolescenti».

Feliciano Marcantonio di Eurotour di Pescara, una delle 20 agenzie advisor della compagnia negli anni d’oro del mercato italiano, spera in un rilancio nostrano, proprio grazie alle nuove generazioni. «Gli italiani – commenta – non sono stati mai un mercato così importante da portare Rccl a investire su personale dedicato, tranne che per alcuni anni, quando abbiamo superato la soglia percentuale che richiedevano a noi agenzie per potenziare gli investimenti sia come navi posizionate, che come facilities».

Altra veterana di Royal Caribbean, Alessandra Palmisano, di Trips Viaggi di Roma: «Sono stata la prima in Italia a vendere Royal – racconta – Ho iniziato nel 1999 con Silvio Petrassi e ho continuato con la grande Lina Mazzucco, che ha dato una enorme spinta al mercato delle crociere nel nostro Paese. Oggi, con Gianni Rotondo, non posso che confermare la predilezione per queste navi. Una volta provate non vengono più abbandonate. Anzi, spesso consiglio io stessa ai clienti di riprenotare in nave per ottenere i benefit migliori, ritirando poi le pratiche in agenzia da me».

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Letizia Strambi
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