Europa regina dei cieli con il 55% del traffico mondiale

20 Giugno 11:41 2018 Stampa questo articolo

Per i 520 aeroporti commerciali europei il 2017 è stato un anno record con 2,2 miliardi di passeggeri. È il dato più eclatante dell’outlook anticipato da Aci Europe a poche ore dall’inizio dell’annuale congresso Aci mondiale e continentale congresso che si tiene a Bruxelles fino al 20 giugno.

Il trend di crescita degli scali del Vecchio Continente, che con simili risultati di traffico consolidano la quota mercato del 55% sul traffico aereo mondiale, non ha paragoni rispetto ai decenni passati: infatti negli ultimi cinque anni si sono avuti circa 513 milioni di utenti aerei in più, con un ritmo incalzante che ha favorito soprattutto i maggiori hub quali Monaco, Londra, Parigi e Roma.

E la domanda aerea dei primi mesi di quest’anno, sempre riferita agli aeroporti europei, segna un incremento del +6,9% ben al di sopra delle aspettative. Nel commentare questi risultati Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, non nasconde, però, le preoccupazioni: «Una crescita così sostenuta e per certi versi inaspettata, ci pone davanti a nuove sfide operative e soprattutto richiama un crescente problema legato alla congestione dei cieli e degli stessi scali. E ora dovremo affrontare ben più impegnative sfide, se si considera che da qui al 2040 è previsto un incremento del traffico aereo del +108%, grazie soprattutto alla crescente mobilità dei Millennial e dei baby boomer in pensione, due target di utenti in continuo e crescente movimento».

«Unico fattore frenante che è apparso in questi ultimi mesi – ha precisato Jankovec – è il clima di guerre commerciali, l’aumento del prezzo del petrolio che potrebbero incidere sulle tariffe e quindi rallentare la crescita della domanda aerea, ma per gli scali europei permane un cauto ottimismo per il buon andamento di breve-medio termine».

Accanto alla congestione ci sono poi altri due fattori che incidono sui bilanci degli aeroporti e preoccupano Aci Europe: «Ora viviamo – ha infatti aggiunto il direttore generale – nell’era dei rimborsi, degli incentivi e del supporto marketing alle compagnie aeree. Il 90% degli aeroporti europei offre sconti per attrarre, trattenere e accrescere il traffico aereo. Segnale di un profondo cambiamento nelle relazioni tra aeroporto e vettore. Accanto a questo anche i ricavi commerciali degli scali (retail, food & beverage, immobiliare, parcheggio, noleggio auto e pubblicità) risentono di una progressiva regressione. La combinazione di viaggiatori meno abbienti ma più frequenti, la concorrenza online su tutti i prodotti, le politiche di bagaglio a mano in cabina contribuiscono a contrarre queste entrate. Non a caso dal 2011, i ricavi commerciali degli aeroporti per passeggero sono diminuiti del -4,8%».

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