Europa, dal Recovery Fund 180 miliardi da investire in Italia

28 Maggio 09:56 2020 Stampa questo articolo

Investimenti nel green e nel digitale, oltre che nelle infrastrutture sanitarie, in ricerca e innovazione, oltre che per affrontare l’emergenza sociale legata alla perdita del lavoro causa coronavirus. Ma anche denaro per lo sviluppo agricolo, la cultura e il turismo. I 750 miliardi del Recovery Fund, raccolti sul mercato emettendo bond – secondo il progetto presentato (ma non ancora approvato) da Ursula Von der Leyen – potrebbero dunque servire a risollevare le sorti dell’industria del travel tricolore, come si era auspicato il ministro del Mibact, Dario Franceshini: «il governo italiano intende dedicare una quota rilevante del Recovery Fund al turismo».

In particolare, secondo le prime stime, il nuovo Fondo per la Ripresa potrebbe fare finire nella casse italiane qualcosa come 81,8 miliardi di sussidi a fondo perduto e 90,93 miliardi di prestiti, per un totale di 182,7 miliardi di euro, da utilizzare per progetti che rientrino nei tre pilastri previsti da Bruxelles: sostegno dei Paesi membri, rilancio dell’economia, e rafforzamento di programmi già esistenti.

Adesso dunque, non resta che aspettare e vedere come nelle prossime settimane andranno i negoziati tra i 27 Paesi membri (l’Olanda si è già dichiarata contraria alla proposta della Commissione, ndr), e quale sarà l’importo finale del Fondo. Senza dimenticare il fatto che quello che è stato ribattezzato come «Next generation Eu», è un piano agganciato al prossimo bilancio Ue 2021-2027. Con il risultato che per il 2020, dicono gli analisti, la somma complessiva che effettivamente potrebbe arrivare a Roma (quasi sicuramente dopo l’estate) non supererebbe i 10 miliardi di euro.

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