Euro-dollaro sotto la parità: cosa cambia per il turismo

Euro-dollaro sotto la parità: cosa cambia per il turismo
23 Agosto 10:09 2022 Stampa questo articolo

Continua il balletto euro-dollaro, con la moneta unica europea che il 22 agosto scende sotto il dollaro americano per la prima volta dal 14 luglio (0,9971 euro per un dollaro), per poi risalire appena sopra la soglia della parità.

Sull’euro sta pesando la prospettiva del blocco dei flussi di gas russo per lavori di manutenzione annunciata da Gazprom tra il 31 agosto e il 2 settembre.

La debolezza dell’euro può favorire l’export verso gli Stati Uniti e i Paesi legati al dollaro e anche il settore del turismo incoming, come avevano riportato a luglio scorso, ma presenta rischi per l’economia italiana perché fa aumentare ancora il costo dell’energia importata e il prezzo delle materie prime, pagate in dollari.

Intanto, per il turismo, il tasso di cambio vantaggioso può spingere i turisti americani a scegliere l’Europa come destinazione per le proprie vacanze e anche a incentivare lo shopping in loco. D’altra parte, per gli europei, risulteranno meno convenienti i viaggi negli Stati Uniti.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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