Etoa sferza il Mibact: «Subito i rimborsi per i t.o.»

09 Marzo 16:44 2020 Stampa questo articolo

L’Etoa, associazione europea del turismo, scende in campo a favore dei tour operator che operano in Italia,  soprattutto quelli specializzati nel turismo culturale e nell’incoming, e chiede risposte urgenti alle autorità locali e nazionali (Mibact e Comuni) sui temi dei rimborsi e l’accesso i centri storici delle città. Strumenti che servono a garantire la sopravvivenza dei t.o. dopo l’ondata di cancellazioni dovuto all’emergenza coronavirus.

Un’iniziativa che sembra spalleggiare il Comitato Tour Operator di Roma, che lo scorso 6 marzo ha acquistato una pagina pubblicitaria sul quotidiano La Repubblica per chiedere proprio al ministro Dario Franceschini interventi in materia di rimborsi. La lettera del comitato rilevava come i t.o. abbiano subito “moltissime cancellazioni con ingenti perdite economiche, specialmente collegate all’impossibilità di ottenere rimborsi sulla biglietteria pre-acquistata per la visita ai più importanti musei ed aree archeologiche su tutto il territorio nazionale e in particolar modo per il Colosseo, Palatino e Foro romano” con la richiesta di “contemplare il rimborso della biglietteria prepagata, azione che salverebbe molte aziende dal fallimento, conserverebbe migliaia di posti di lavoro, accelererebbe la ripresa del nostro settore a costo zero per la collettività”.

“Il turismo culturale rappresenta il cuore dell’offerta turistica e dell’economia europea e sta fronteggiando uno sforzo senza precedenti”, commenta Etoa prefigurando una risi immediata, anche di liquidità del settore turistico, che ha bisogno di interventi rapidi da parte delle istituzioni.

L’associazione, infatti, chiede due interventi immediati, entrambi Il primo, relativo ai musei nazionali e alle attrazioni, chiede l’attivazione immediata dei rimborsi e delle note di credito tra i siti di attrazione turistica. “Operatori che hanno già prepagato l’accesso a musei nazionali e attrazioni stanno subendo perdite finanziarie notevoli in un momento dell’anno in cui gli introiti sono a rischio. I ritardi continui stanno mettendo a rischio posti di lavoro. Laddove la domanda persiste e i musei rimangono aperti al pubblico, il sistema dovrebbe “riciclare” le cancellazioni in maniera più efficace”, sostiene la nota di Etoa.

Ad esempio, secondo l’associazione, Coop Culture è impossibilita a variare i termini di emissione dei biglietti per il Colosseo senza il consenso del Mibact e nel frattempo, “l’impatto economico è drammatico per coloro con interi inventari di biglietti prepagati e non utilizzati”.

Il secondo intervento, invece, è relativo all’accesso cittadino ai mezzi di trasporto turistici. “Occorrerebbe sospendere con effetto immediato tutte le imposte di accesso ai centri storici a carico delle compagnie di trasporto private che portano visitatori nelle destinazioni europee, come ad esempio la Ztl in Italia. La domanda non è scomparsa. Il trasporto pubblico è considerato molto più rischioso in termini di sanità pubblica, mentre i mezzi privati a bassa emissione rimangono inutilizzati. Le attività imprenditoriali che continuano ad operare secondo le guide governative hanno bisogno di tutto il supporto possibile”, sottolinea la nota dell’associazione.

«Il turismo è uno dei settori che maggiormente creano impiego in Europa, assorbendo velocemente posti di lavoro in un’economia post crisi. Le attrazioni culturali e le loro destinazioni dipendono dalle entrate derivanti da visitatori e hanno bisogno di cooperare con gli operatori del settore per prepararsi alla ripresa –sottolinea Tom Jenkins, ceo di Etoa – Gli operatori stanno affrontando un periodo di rischio finanziario a breve termine senza precedenti: è essenziale per noi supportare la fase di recupero in vista del ritorno della domanda. Le misure restrittive verso i veicoli turistici sono spesso controverse – sotto le circostanze attuali indubbiamente autolesioniste. Le autorità locali e nazionali devono provvedere subito alla sospensione».

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